Domenica 19 Ottobre 2025 | 09:15

A Taranto la prima candidata sindaca creata con l'intelligenza artificiale: «Le sue priorità? Salute e ambiente»

A Taranto la prima candidata sindaca creata con l'intelligenza artificiale: «Le sue priorità? Salute e ambiente»

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

A Taranto la prima candidata sindaca creata con l'intelligenza artificiale: «Le sue priorità? Salute e ambiente»

Si chiama Anna Luce D’Amico ed è il frutto della provocazione di due giornalisti: «È diversa dagli altri politici»

Martedì 18 Marzo 2025, 18:42

19 Marzo 2025, 09:29

TARANTO - Nel film «S1mOne» uscito nelle sale nel 2002, uno strepitoso Al Pacino, diretto da Andrew Niccol, interpreta il regista Viktor Taransky che grazie a un avveniristico software, crea l’ologramma dell’attrice perfetta. Avendo fatto credere al pubblico che si tratti di una donna in carne e ossa, Taransky viene travolto dal successo. Ma è tutta una finzione. Giocando sul filo del vero/falso, reale/virtuale, un gruppo di professionisti della comunicazione che lavorano lontano da Taranto, ma che sono di origini tarantine o accomunati dall’amore per la città, hanno lanciato una candidata virtuale alla poltrona del prossimo sindaco.

Anna Luce D’Amico è nata grazie al contributo dell’Intelligenza Artificiale ed è pensata per portare efficienza, trasparenza e dati concreti al servizio della città. Se il personaggio è virtuale, proposte e idee, in sostanza, sono concrete.
«Taranto ha vissuto anni di promesse non mantenute, scelte sbagliate e amministrazioni poco efficaci. Oggi, in un’epoca in cui la tecnologia sta migliorando ogni aspetto della nostra vita, perché non dovrebbe fare lo stesso con la politica? È proprio da questa riflessione che nasce Anna Luce D’Amico» spiegano Pierluca Tagariello, capo della Comunicazione istituzionale di Roma Capitale e Andrea Santoro, founder di «Santoro comunicare».

Anna Luce D'Amico non è una politica come le altre. Non ha legami con partiti, lobby o vecchie logiche di potere. Non fa promesse irrealizzabili e non scende a compromessi con i giochi di palazzo. Si concentra su soluzioni, non sui bizantinismi della politica. Analizza i problemi senza cercare colpevoli. Non sarà un caso se questi guru della comunicazione l’hanno scelta donna.
La sua candidatura rappresenta un esperimento innovativo che solleva una domanda fondamentale: se l’Intelligenza Artificiale può migliorare la medicina, la mobilità e l’industria, perché non dovrebbe supportare il governo di una città? «Taranto merita un’amministrazione che si basi sui dati e non sulle ideologie, che prenda decisioni fondate su fatti concreti piuttosto che su favoritismi» spiegano gli ideatori della campagna. Anche il programma «per Taranto» prenderà forma già dai prossimi giorni attraverso una capillare campagna di ascolto digitale che definirà priorità e forme di azione: le priorità di Anna Luce D’amico saranno «la tutela della salute e dell’ambiente, con decisioni basate su dati scientifici per garantire una bonifica efficace del territorio e una qualità della vita migliore. L’attenzione al lavoro e all’economia si traduce in un piano di sostegno alle piccole imprese, nella promozione di una riconversione industriale sostenibile e in una politica di sviluppo che favorisca l’occupazione senza compromettere la salute pubblica». Ma anche la trasparenza e la partecipazione sono al centro della visione politica di Anna Luce D'Amico: il suo obiettivo è «creare un’amministrazione priva di favoritismi, dove i cittadini siano protagonisti grazie a strumenti digitali che favoriscano il coinvolgimento diretto e un sistema di bilancio partecipativo. La tecnologia diventa un alleato per migliorare la gestione della città, dalla viabilità ai servizi pubblici, assicurando una governance più efficiente e focalizzata sul benessere collettivo».

La candidatura di Anna Luce D’Amico, nelle intenzioni del team che l’ha creata, non è solo una sfida elettorale, ma un’opportunità per elevare il dibattito politico a Taranto e in tutta Italia. Può una gestione razionale e basata su dati sostituire il vecchio modello amministrativo, caratterizzato da compromessi e inefficienze? È possibile ripensare la politica con strumenti più avanzati e accessibili? L’Intelligenza Artificiale può davvero offrire una governance più giusta, trasparente ed efficace? O il futuro della politica è destinato a ripetere gli errori del passato? Il confronto è aperto. Il vero cambiamento può nascere da Taranto.

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