TARANTO - «È importante che tutti i parlamentari prendano atto e proteggano i bambini dalle sostanze inquinanti che la scienza associa all’insorgenza del disturbo dello spettro autistico». Ieri pomeriggio la dottoressa Annamaria Moschetti ha presentato il risultato di uno studio che dimostra l’insorgere del 50% in più di casi di autismo nell’aria Sin di Taranto e Statte rispetto al resto della provincia. «Molte sostanze cancerogene - ha spiegato - sono anche neurotossiche, l’esposizione agli Ipa in gravidanza ha un effetto sullo sviluppo intellettivo. Certo, c’è una base genetica, ma quelli ambientali sono fattori di rischio che vanno corretti ed evitati». Un’esposizione alle polveri che secondo la pediatra non passano solo dal latte materno, ma che vengono assorbite anche dalla pelle con le polveri che si posano nel quartieri vicini allo stabilimento siderurgico.
Lo studio di Moschetti parte dagli insegnanti di sostegno. «Abbiamo adottato - ha spiegato la dottoressa - un metodo che è risultato efficace perché già utilizzato nel Leccese. Abbiamo censito i bambini in età scolare tra i 6 e i 18 anni seguiti dagli insegnati di sostegno. Molto affidabili sono i dati delle elementari, perché sono le classi più frequentate da chi ha disturbi di questo tipo: durante il percorso qualcuno si perde. Le insegnanti sono attente e la nostra Asl ha neuropsichiatri molto capaci. Sulla base delle informazioni fornite dagli insegnanti di sostegno che seguono i bimbi nel Sin di Taranto e Statte rispetto alla provincia si è potuto calcolare questo eccesso».
È emerso che la cosiddetta Area Sin, tra Taranto e Statte, registra il 50% in più di casi di disturbo autistico rispetto al resto della provincia ionica e a quella di Lecce. E forse anche di più visto che molti genitori non hanno mai avviato il percorso. Il dato, in via di sviluppo, proviene dalla ricerca scientifica elaborata da un team di medici ed esperti, tra i quali Moschetti, pediatra di Isde, presidente della commissione ambiente dell’Ordine dei Medici di Taranto e responsabile dell’associazione culturale Pediatri di Puglia e Basilicata per le malattie dei bambini legate all’inquinamento. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista “Nature”, ha messo a confronto il numero di bambini e di ragazzi nella fascia 6-18 anni con diagnosi e sostegno a scuola. I dati sono stati presentati nell’incontro pubblico “Autismo e ambiente: correlazioni e buone prassi”, promosso dalla rete di “Bes-T Community in Best Practice” che si è tenuto ieri a Palazzo di Città. L’evento è stato coordinato dal partner Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Taranto, nell’ambito dell’intervento Community e Capacity Building, patrocinato dall’Ordine dei Medici di Taranto, con la collaborazione di Isde Medici e Ambiente Sezione Massafra.
All’evento ha relazionato anche il dottor Roberto Lucchini...