TARANTO - Chiuse le procedure di raffreddamento, i sindacati tornano a collaborare con Kyma Mobilità per la sicurezza dei lavoratori. Ha avuto un buon esito il vertice in prefettura che si è tenuto ieri mattina sulla vertenza dei lavoratori dei trasporti pubblici. «Ci sono state – ha detto Francesco Zotti, segretario generale Filt Cgil Taranto - delle risposte da parte dell’azienda che ci fanno pensare che la vertenza sarà sistemata».
Diverse le proposte. Prima fra tutti la «bodycam»: una telecamera indossata dal personale che potrebbe fungere da deterrente per le aggressioni e aiutare a riconoscere chi le compie. Una misura che potrebbe essere adottata in via sperimentale, in prima battuta, dal personale addetto al controllo della sosta. «Anche chi controlla i parcheggi – ha spiegato Zotti - spesso viene aggredito. Pochi giorni fa un lavoratore addetto alla sosta è stato attaccato in piazza Archita». Subito dopo la «bodycam» potrebbe essere indossata dai controllori e, in futuro, anche dagli autisti che svolgono il servizio nelle zone più critiche.
Il pulsante rosso, o «red button», è da tempo tra le proposte dei sindacati. Ora è presente solo su alcuni mezzi, ma i sindacati chiedono sia posizionato su tutta la scuderia: l’azienda si è resa disponibile a farlo. Il pulsante invia l’allarme alla cabina di emergenza di Kyma Mobilità, che risponde alla chiamata e la inoltra alle forze dell’ordine.
Un altro intervento, a cui il Comune sta già provvedendo, è la fermata di via Salvemini, strada in cui si è verificata la maggior parte delle aggressione e atti vandalici ai danni dei mezzi di Kyma mobilità. Qui saranno installate due fermate con pensilina e potenziata l’illuminazione. Gli autobus, quindi, ricominceranno a transitare comprendo tutte le corse, mentre fino ad ora erano garantite solo quelle fino alle 16,30. «Da gennaio - ha detto Zotti - saranno anche installate in via Salvemini le telecamere di videosorveglianza e ricomincerà il normale transito». Non sarà l’unica strada. Il lavoro di intensificazione dell’illuminazione sulle strade periferiche percorse dai mezzi di Kyma è già stato avviato dall’amministrazione comunale.
I sindacati hanno richiesto anche l’installazione delle telecamere sul lato sinistro dell’autobus. «Sulla destra già ci sono – ha spiegato Zotti - servono anche dall’altro lato, perché le sassaiole spesso vengono fatte dal lato sinistro, dirette direttamente sul lato dell’autista. Sono tutte risposte per cercare di invogliare gli utenti, che non si sentono al sicuro, a prender nuovamente i mezzi pubblici».
Infine la sensibilizzazione. «Dal 13 dicembre – fa sapere l’assessore alle Società partecipate, Michele Mazzariello – con Kyma Mobilità saremo nelle parrocchie per educare al rispetto per cercare di evitare questi atti vandalici. Ogni bus che viene rotto è un danno alla cittadinanza e bisogna farlo capire».