SAVA - Torna in libertà il 51enne tarantino che aveva aggredito fisicamente e verbalmente a Sava domenica scorsa un’operatrice sanitaria del 118 intervenuta per soccorrere la madre dell’uomo, una 83enne deceduta poco dopo per cause naturali.
È stato infatti il gip Benedetto Ruberto, accogliendo la richiesta del difensore del 51enne, l’avvocato Alessandro Cavallo, a sostituire la misura con il solo obbligo di firma. Nel corso dell’udienza di convalida il tarantino si è detto pentito e dispiaciuto e ha spiegato di aver reagito in quel modo a causa della grande preoccupazione per la salute di sua madre.
Il fermo era scattato dopo la richiesta avanzata dal pm Filomena di Tursi che ha poi ottenuto dal gip Ruberto la firma al decreto: una misura precautelare di recente introduzione che per la prima volta vede la sua applicazione concreta nella provincia ionica. Dopo i diversi episodi di aggressioni registrati ai danni degli operatori sanitari è stato infatti introdotto l’arresto in flagranza differita.
Come anticipato nei giorni scorsi da «La Voce di Manduria», l’ambulanza era arrivata a casa dell’anziana dopo 7 minuti dalla richiesta di intervento: soccorsi chiamati dal 51enne che aveva dapprima dato pugni al vetro della vettura lamentando il ritardo e inveendo contro il personale e poi era arrivato a strattonare l’operatrice facendola quasi cadere, mentre era intenta a prestare le cure all’anziana priva di sensi. Sul posto erano poi intervenuti i carabinieri di Manduria che avevano raccolto le prime informazioni sull’accaduto: è stata infine la stessa soccorritrice a presentare denuncia dopo essere stata dimessa, a seguito di quelle lesioni, con una prognosi di 15 giorni.