TARANTO - La Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu) di Strasburgo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, condannate all’ergastolo per l’omicidio della 15enne di Avetrana Sarah Scazzi, ma la difesa è al lavoro per chiedere la revisione del processo.
Il “no” della Corte di Strasburgo alla valutazione della vicenda, annunciato nel corso della trasmissione Quarto Grado andata in onda venerdì sera su Retequattro, in realtà non cambia la strategia della difesa che da tempo è intenzionata a chiedere alla Corte d’appello di Lecce la revisione del processo.
Per gli avvocati Nicola Marseglia e Franco Coppi che hanno assistito Sabrina durante i tre gradi di giudizio, infatti, la corte d’assise di Taranto e poi quella d’appello non avrebbero tenuto in debita considerazione una serie di elementi che sarebbero da considerare nuovi e, quindi, in grado di ribaltare le sorti del procedimento che hanno visto le due donne colpevoli in tutti i gradi di giudizio di aver rapito e ucciso la 15enne il 26 agosto 2010. Un eventuale accoglimento del ricorso da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, avrebbe certamente spianato la strada a questa iniziativa dei difensori ma, come detto, non cambia l’obiettivo del collegio difensivo che in questi anni ha raccolto testimonianze ed elementi scientifici che, a loro avviso, possono dimostrare l’innocenza delle due donne...