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«Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte», a Manduria teatro ispirato alla cronaca

 
Redazione online

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«Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte», a Manduria teatro ispirato alla cronaca

A cura della compagnia Nutrimenti Terresti uno spettacolo in scena sabato 28 settembre che riconduce alla storia di Antonio Stano, pensionato con disagi psichici percosso e minacciato da ragazzini che si chiuse in casa e morì in ospedale, debilitato

Giovedì 26 Settembre 2024, 10:05

Sabato 28 settembre 2024 va in scena a Manduria (Palazzo Imperiali-Filotico, ore 21.00) lo spettacolo teatrale Quando le porte delle case resteranno di nuovo aperte, a cura della compagnia Nutrimenti terrestri.

La rappresentazione porta in scena una tragedia realmente accaduta: quella di Antonio Stano, pensionato in condizione di disagio psichico, morto a Manduria nel 2019. L’uomo, quotidianamente insultato, minacciato e percosso da un gruppo di giovanissimi, finisce col rintanarsi nella sua abitazione rinunciando anche a procurarsi da mangiare. Ormai gravemente debilitato, viene ricoverato in ospedale, dove muore pochi giorni dopo. Le indagini condotte in seguito mostreranno che le vessazioni subite dall’uomo venivano regolarmente filmate, condivise e commentate per divertimento fra i ragazzi del gruppo, molti dei quali minorenni.

L’opera, già rappresentata in varie sedi italiane (fra le quali si segnala il teatro Franco Parenti di Milano) e più volte premiata in occasione di rassegne tematiche (fra cui le Orestiadi di Gibellina del 2022), nasce dal lavoro creativo di Also.known.as e dalla scrittura di Simone Corso, con la collaborazione di Jovana Malinarić. L’interpretazione sulla scena è affidata a Carmelo Crisafulli, Paola Francesca Frasca e Francesco Roccasecca.

Il linguaggio espressivo scelto dagli autori è quello di un teatro innovativo e diretto, che si muove con libertà sulla scena e interagisce col pubblico. Gli spettatori sono coinvolti nella rappresentazione, perché questa non è vista come tragedia di un singolo, né viene ridotta a mero episodio di cronaca nera. L’opera indaga, con sguardo tagliente e onesto, sul nostro lento sprofondare verso la perdita di un senso autentico di comunità. Gli attori sulla scena mostrano gli effetti di una socialità falsa e disperata, che prolifera in un uso spasmodico degli strumenti di comunicazione. Il messaggio arriva a tutti noi, chiamati ogni giorno a fare delle scelte.

A fare da cornice allo spettacolo è il Salone scoperto del Palazzo Imperiali-Filotico, nel cuore della città di Manduria. Come già in occasione di rassegne musicali e altri eventi realizzati negli anni precedenti, il Palazzo si apre al pubblico, nell’intento di offrire un proprio contributo allo sviluppo culturale e sociale della Città.

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