TARANTO - Gatti scomparsi o morti, il Comune di Taranto sta valutando ogni strada percorribile per trovare una soluzione mirata a garantire l’efficacia e l’efficienza del servizio. Non si esclude l’ipotesi di consegnare tutta la documentazione alla Procura della Repubblica, mentre sarebbero pronte a partire le due annunciate contestazioni nei confronti della cooperativa sociale Kratos alla quale è stato affidato il servizio soccorso gatti a luglio.
La prima è già stata formalizzata, con relativa sanzione pecuniaria; la seconda è pronta, in attesa dei normali tempi tecnici prima di essere inoltrata; e la terza potrebbe avere origine dall’informativa con la quale la cooperativa ha reso noto di non disporre più di ambulanza e veterinario, pur ritenendo di poter ugualmente garantire il servizio soccorso e l’eventuale trasporto all’ospedale per animali “Croce Azzurra”.
Il caso è esploso nei giorni di Ferragosto quando l’inchiesta giornalistica della Gazzetta ha reso note decine di richieste di chiarimento per il mancato ricovero di felini feriti: animali in alcuni casi tenuti in strutture non adeguate, scomparsi per giorni dopo il prelievo, poi ricomparsi e in qualche caso anche dichiarati deceduti senza neppure essere stati condotti in clinica.
Dagli ambienti comunali assicurano che l’attenzione continua ad essere massima e che della questione sono stati interessati tutti gli uffici competenti, compresa l’Avvocatura, che in queste ore starebbe esaminando con attenzione ogni aspetto dell’appalto, nel quale rientra anche la gestione del canile comunale, il cui servizio - secondo quanto risulta alla Gazzetta - sarebbe condotto senza alcun tipo di intoppo dalla stessa Kratos. Il nodo da sciogliere sta proprio qui. Trattandosi di un appalto unico, la revoca comporterebbe l’annullamento del servizio randagi in toto. Soluzione che l’amministrazione comunale vorrebbe scongiurare se fosse tecnicamente e legalmente possibile separare i due servizi, ricavandone eventualmente due differenti appalti o prevedendo l’assegnazione di uno stesso appalto a più di un affidatario. È una faccenda delicata, dicono da Palazzo di città, che va gestita in modo prioritario, ma con la dovuta cautela, come di fatto si sta facendo, per evitare di commettere errori o incorrere in qualche svista, trattandosi di un argomento che investe più settori, compresi quello igienico-sanitario e la pubblica incolumità, oltre che la salvaguardia degli animali.
E che l’attenzione sia alta, è confermato anche dal fatto che oggi il presidente della commissione consiliare Ecologia e Ambiente, Paolo Castronovi, approfitterà dell’odierna seduta già programmata per le 11 per richiedere un’audizione con l’assessore all’Ambiente Stefania Fornaro, la competente direzione e le associazioni animaliste.
Castronovi ricorda infatti che «il benessere animale è una priorità della nostra amministrazione, da sempre sensibile alle esigenze dei nostri amici animali e di quanti, associazioni o liberi cittadini, sono quotidianamente impegnati a curarne i bisogni. Me ne sono occupato personalmente da assessore all’Ambiente ed anche nei successivi avvicendamenti. Ora chiederò che siano concordate le azioni utili a ripristinare il servizio e, una volta accertati i fatti, di punire con le azioni proprie dell’amministrazione chi ha eventualmente commesso degli illeciti. D’altra parte, sia chiaro che non si può strumentalizzare questa vicenda, così come noi non arretreremo di un millimetro su questi argomenti».