Sabato 06 Settembre 2025 | 08:53

Taranto, prima non vuole la figlia poi la «vende» a un amico: condannato

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Taranto, prima non vuole la figlia poi la «vende» a un amico: condannato

L’odissea di una donna: l’uomo, un cittadino marocchino riconosciuto colpevole di maltrattamenti e condannato a 6 mesi. Il racconto della paura

Martedì 04 Giugno 2024, 08:05

TARANTO - Maltrattamenti alla convivente e persino la minaccia di dare la figlia appena nata in sposa a un uomo del Marocco. La storia arriva da Taranto: i protagonisti sono un uomo 37enne di origine marocchine e una donna di 44 anni in un piccolo paesino del Tarantino. I due si sono conosciuti nel 2016 in un bar in cui l’uomo lavorava: in quello stesso locale, era impiegata anche un’amica della 44enne ed è stata questa amicizia comune a farli incontrare.

La relazione dura circa un anno e mezzo durante i quali il 37enne ripeteva spesso che gli serviva sposarsi con una cittadina italiana per ottenere la cittadinanza. «Mi diceva – ha raccontato la donna alla magistratura - che se lo avesse fatto con me. subito dopo avrebbe provveduto a chiedere lo scioglimento del nostro matrimonio». Il matrimonio, però, non arriva: dalla loro relazione, viceversa nasce una bambina.

«Da subito – ha svelato la donna – mi accusò di averlo ingannato e di averlo incastrato: mi offrì anche del denaro per abortire, ma io ebbi la forza di portare avanti la gravidanza anche perché sono cattolica. Dopo avergli esternato questa mia intenzione, mi confidò di avere delle brutte conoscenze grazie alle quali mi avrebbe uccisa». La paura costrinse la donna a chiudere i rapporti con il 37enne dopo aver inventato una bugia: all'uomo disse infatti di aver interrotto la gravidanza. A quel punto, però, la paura cambiò solo forma: «La gravidanza ebbe subito dei problemi anche a causa del mio intenso stato ansioso per le minacce ricevute e soprattutto per il male che mi avrebbe potuto fare se si fosse accorto che avevo proseguito la gravidanza».

E così alla fine la donna racconta la verità ricevendo «insulti di ogni tipo» e minacce...

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