TARANTO - Dal Mar Piccolo al Mar Grande. Da un waterfront o, se si preferisce, da un affaccio a mare, ad un altro. Nei giorni scorsi, ed esattamente l’1 febbraio, la direzione Urbanistica del Comune di Taranto ha assegnato alla società Hypro di Roma il compito di elaborare lo studio di fattibilità tecnica ed economica di quello che, per brevità, si può definire waterfront del Mar Grande ma che, in realtà, è la riqualificazione di un tratto sottostante il Lungomare. L’incarico, con un lieve ribasso rispetto all’importo stabilito nel bando pari all’1,3 per cento, è stato assegnato per un importo diu 137mila euro più Iva. Complessivamente, invece, la realizzazione degli interventi, finanziati per 4 milioni di euro, ha un costo stimato in 3 milioni di euro.
In particolare, l’idea assume forma e sostanza a cavallo tra il 2018 e il 2020 in seguito all’ammissione a un finanziamento del ministero delle Infrastrutture della candidatura portata avanti in tandem dall’Amministrazione comunale di Taranto e dall’Autorità di sistema portuale del mar Ionio (Adsp). Il programma, contando sulle risorse rivenienti dal fondo di azione e coesione complementare ma anche su alcune di una delibera Cipe del 2018 e su altre dell’Autorità portuale, prevede la realizzazione di cinque interventi diversi o assi, così come si dice in gergo. Il tutto, per complessivi 33 milioni di euro (di questi 17 provengono dal ministero e 16 da somme già a disposizione dell’Authority). E tra le schede ammesse a finanziamento dal ministero, quindi, c’è quella che riguarda – per 4 milioni di euro – la riqualificazione dell’affaccio sul mar Grande, nel tratto compreso al di sotto della scarpata, con il relativo restyling del piazzale antistante la spiaggia (Lido Taranto) e delle gallerie che insistono in viale Virgilio n. 14, n. 14/a e n. 14/b.
Intanto, proprio l’altro ieri in commissione consiliare Garanzia e controllo, c’era stata l’audizione di due funzionari tecnici della direzione Lavori pubblici (Osvaldo Di Giacomo e Vincenzo Santini) a proposito del waterfront sul mar Piccolo. E in quest’occasione, sia il responsabile unico del procedimento (Rup) che il direttore dei lavori hanno assicurato che i lavori del primo lotto procedono regolarmente e che termineranno entro Pasqua mentre per quel che riguarda il secondo, invece, bisogna attendere l’esito di una perizia di variante.
In particolare, il primo lotto è quello che va dalla Discesa Vasto sino alla parte centrale di via Garibaldi nel punto in cui, anni fa, è stata eretta dal Comune la statua in onore all’Arma dei Carabinieri; il secondo, invece, è quello che va dalla statua sino alla pensilina Liberty di via Cariati. Ed è qui, dunque, che un imprevisto ha fatto slittare i tempi. Già, ma quale? Durante i primi scavi avviati per ripristinare il vecchio basolato, l’impresa aggiudicataria dei lavori e i tecnici comunali non hanno ritrovato il materiale originario ma asfalto, “a dimostrazione – sottolinea l’architetto Santini – di interventi eseguiti, negli anni e nei decenni scorsi, in maniera davvero impropria. Comunque, appena ci sarà l’ok alla perizia di variante (a costo zero per il Comune) i lavori riprenderanno subito”.