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Ex Ilva, Riondino e Diodato al Senato: «Abbandonati dalle istituzioni»

 
Redazione online

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Ex Ilva, Riondino e Diodato al Senato: «Abbandonati dalle istituzioni»

I due hanno partecipato alla proiezione in biblioteca del film Palazzina Laf: «C'è delusione»

Martedì 13 Febbraio 2024, 14:52

«Sono stato sedotto e abbandonato dal Movimento 5 stelle, deluso dal PD con i diversi decreti salva Ilva, dal governo di destra: a Taranto si muore di lavoro, non si vive di lavoro». Lo ha detto Michele Riondino, durante un dibattito sulla ex Ilva di Taranto al termine della proiezione alla biblioteca del Senato del suo film «Palazzina Laf» dedicato all’acciaieria tarantina. ''Ho faticato ad accettare questa giornata - ha spiegato Riondino -, essere qui oggi per me è complicato perché avrei tante cose da dire a tante delle persone qui presenti. Non voglio che sia una mattinata politica altrimenti dovrei dire quanto sono deluso, come cittadino».

«Oggi ci sono 5mila cassintegrati - ha quindi affermato che subiscono l’umiliazione si stare a casa e non fare nulla, proprio come i lavoratori della palazzina Laf. La verità è che non ci sono le condizioni perché quella fabbrica possa continuare a produrre senza uccidere gente, voglio ricordare che gli impianti sono sequestrati. Il futuro di Taranto sta nelle bonifiche, e la forza lavoro necessaria servirebbe na fare uscire di casa quei lavoratori».

LE PAROLE DI DIODATO

«Da cittadino mi sento abbandonato dalle istituzioni e non vedere nessuno del governo qui conferma la mia disillusione». Lo ha detto il cantautore Antonio Diodato nel dibattito alla Biblioteca del Senato al termine della proiezione del film «Palazzina Laf» di Michele Riondino, dedicato all’ex Ilva di Taranto, per il quale ha composto una canzone originale. Alla proiezione erano presenti Giuseppe Conte e parlamentari di M5s e Pd, mentre la segretaria Dem Elly Schlein è stata presente a buona parte del dibattito.

«A Taranto è in atto una rivoluzione - ha detto ancora Diodato - lo sguardo dei cittadini sta cambiando e non c'è niente di più doloroso di vedere come venga ignorata una città che tenta di risollevarsi. Chiederei ai presenti di fare qualcosa per questi giovani che lottano, credono nella loro terra e hanno ancora speranza. Vi chiedo di considerare questa speranza, fatelo per chi crede in un futuro migliore».

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