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Abuso d'ufficio, a Taranto nei guai il parlamentare Maiorano

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Abuso d'ufficio, a Taranto nei guai il parlamentare Maiorano

Già vicesindaco di Maruggio, avrebbe commesso un reato per una questione legata all’installazione di antenne telefoniche

Mercoledì 31 Gennaio 2024, 17:33

TARANTO - Abuso d’ufficio. È l’ipotesi di reato da cui dovrà difendersi l’onorevole Giovanni Maiorano, eletto in Parlamento alle ultime politiche con Fratelli d’Italia e già vicesindaco di Maruggio. Ed è proprio in quest’ultima veste che secondo il gip Fulvia Misserini, Maiorano avrebbe commesso un reato per una questione legata all’installazione di antenne telefoniche su terreni che erano stati di proprietà del parlamentare: nel dettaglio, in realtà, la vicenda che configurerebbe l’abuso d’ufficio secondo il magistrato è legata a una delibera di giunta in cui Maiorano si sarebbe dovuto astenere per conflitto di interessi.

Tutto comincia nel febbraio 2022 quando Maiorano, all’epoca vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, e sua moglie acquistano un terreno  che solo qualche mese più tardi viene venduto a Michele Cosimo Gioia, fratello di Annamaria Gioia, assessore in carica nella giunta di Maruggio. Proprio su quel terreno viene installata da una compagnia telefonica un’antenna: l’autorizzazione concessa dal Comune porta la data del 12 gennaio 2023, cinque mesi dopo la cessione. Contro quel provvedimento, però, si solleva la protesta di Mariliano Stano, l’uomo che viveva e lavora nel terreno adiacente che presenta ricorso al Tar di Lecce. Non solo. Stano, assistito dall’avvocato Franz Pesare, presenta anche un esposto alla Guardia di finanza ritenendo che Maiorano abbia abusato della sua posizione perché l’installazione prevede il pagamento di un canone e perché non sarebbe stato tutelato il suo diritto alla salute.

La vicenda penale è giunta sul tavolo della procura che però ha chiesto l’archiviazione dell’accusa nei confronti del parlamentare: all’istanza del pubblico ministero, però, si è opposto l’avvocato Pesare che in una memoria ha dettagliato l’intera vicenda e riportato l’episodio ritenuto determinante dal gip Misserini. Quando infatti viene fissata l’udienza dinanzi al Tar, il comune di Maruggio decide di costituirsi nel procedimento e di nominare un legale: a quella riunione partecipa lo stesso Maiorano che secondo il magistrato, in quanto portatore di un interesse – visto che aveva venduto il terreno in questione – avrebbe dovuto astenersi. Ed è per questo che il gip Misserini non solo ha rigettato la richiesta di archiviazione, ma ha disposto l’imputazione coatta nei confronti del deputato. Ora, come detto, entro i prossimi 10 giorni, la procura dovrà formulare nei suoi confronti il capo di imputazione per abuso d’ufficio.

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