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«Consultazioni finite, martedì varo la giunta», le ultime dal Comune di Taranto

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

«Consultazioni finite, martedì varo la giunta», le ultime dal Comune di Taranto

Melucci assicura: senza Italia Viva nell’esecutivo e in maggioranza. «Sarà una coalizione priva di partiti. Successivamente, se lo vorrà, il centrosinistra troverà le porte aperte»

Domenica 07 Gennaio 2024, 16:50

TARANTO - «Ho finito il mio giro di consultazioni. Conto per lunedì di definire gli ultimi aspetti e di annunciare la composizione della nuova giunta comunale martedì prossimo. L’esecutivo che sta per essere varato non avrà al suo interno Italia viva che non farà neppure parte della maggioranza. Sarò, infatti, sostenuto in aula da una maggioranza consiliare ovvero priva di partiti politici. Successivamente, se lo vorranno, i movimenti di centrosinistra troveranno le porte aperte. Voglio far ripartire la macchina amministrativa e fare il sindaco di una città che ha tanti progetti importanti da portare a termine. Non punto a future candidature, voglio solo continuare a fare il sindaco o, se si preferisce, l’amministratore. Il mio non è un bluff. Quando poi tutti voi vedrete le composizione della giunta, ve ne renderete conto e non avrete più dubbi». Lo dichiara alla Gazzetta, rompendo un lungo silenzio, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.

Il primo cittadino, dunque, conferma quanto riportato ieri dal nostro giornale sul fatto che Italia viva non solo non avrà alcun assessore, ma non riceverà neppure il riconoscimento politico di far parte di questa maggioranza consiliare, così come l’ha ribattezzata lo stesso Melucci, Coalizione che, senza i «renziani» di Stellato, comunque raggiungerebbe a stento la soglia minima di sopravvivenza (17) o più ragionevolmente si fermerebbe a quota 16. Lo schema di azione del sindaco è piuttosto chiaro, nelle frasi che precedono lo esplicita, e punta a rimuovere dal campo di gioco quegli ostacoli che altrimenti renderebbero impossibile il recupero dei consiglieri astenuti sul bilancio 2024. Ma non solo. Escludendo Iv dall’esecutivo e non considerandola in maggioranza, il sindaco cerca di ritrovare la sintonia perduta con il presidente della Regione, Michele Emiliano. Che, nel confronto del 30 dicembre, gli avrebbe richiesto proprio di agire in questa direzione per ristabilire la credibilità con gli (ex) alleati del centrosinistra.

Già, i partiti. Pd, Con, M5s e Verdi, intanto, sono passati all’opposizione (anche se i Dem e gli emilianisti si sono spaccati nell’aula consiliare) e mantengono il punto (le note stampa diffuse ieri dei vertici del Partito democratico che ringrazia gli alleati per la compattezza dimostrata e quella di Con, lo testimoniano). Per questo, in sintesi, Melucci andrà avanti senza i partiti, ma lasciando loro aperte le porte per un possibile nuovo dialogo in una seconda fase.

La «squadra» che sta per essere varata, molto probabilmente, non sarà completa. Partirà con sette caselle occupate su nove. Oppure otto, ma lo si scoprirà solo nelle prossime ore. E questo, proprio per consentire eventuali ripensamenti in corso d’opera da parte dei progressisti. I nomi, secondo fondate indiscrezioni, sembrano quelli già pubblicati nelle ultime 48 ore: Gianni Azzaro, vicesindaco (indicato dai dissidenti Pd); Mimmo Ciraci (Taranto futuro in corso); Paolo Castronovi (Psi); Michele Mazzariello (Taranto popolare); Angelica Lussoso (Taranto futuro in corso); Gabriella Ficocelli (in quota al consigliere Lo Muzio); Desiree Petrosillo (in quota al consigliere Fiusco).

Infine, le aziende partecipate. Le nomine dei consigli di amministrazione ci saranno il 12 gennaio. Mancarelli (Dem) resta all’Amiu, Ilaria Pizzolla (in quota Patano) guiderà l’Amat.

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