TARANTO - E anche il Coni dà l’ok alla soluzione alternativa per la progettazione e la realizzazione delle piscine olimpioniche ovvero dl cosiddetto Stadio del nuoto di Taranto. Lo ha assicurato, alle 17,30 di ieri sera, il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano che incontrando il commissario Ferrarese gli ha ribadito l’importanza per l’organismo che presiede dei Giochi del Mediterraneo «Taranto 2026» e ha sottolineato anche che se la Fin (Federazione nuoto) ha acceso un primo «semaforo verde» per lui non ci sono problemi ad autorizzare un impianto che, per ridurre i tempi, partirebbe scoperto o coperto da una tensostruttura per poi completare l’intervento magari a Giochi finiti. A questo punto, l’ultimo scoglio rimasto è quello del Comitato internazionale (Cijm) che si esprimerà il prossimo 9 dicembre a Tirana, in Albania, nel corso del Comitato esecutivo.
Non solo Coni. Giochi del Mediterraneo, la «missione» a Roma di Ferrarese è passata per gli uffici di Anac e «Sport e salute». Nel primo caso, il commissario governativo nonché presidente del Comitato organizzatore ha ibcontrato il «numero uno» dell’Autorità nazionale anticorruzione. E, in particolare, con Giuseppe Busia, Ferrarese ha gettato le basi per definire nel giro delle prossime settimane un protocollo d’intesa con cui l’Anac assista e supporrti il commissario nelle procedure almeno delle tre - quattro opere più importanti (e più difficili). Piuttosto agevole, in questo caso, il collegamento con il progetto per la riqualificazione e ammodernamento dello stadio «Iacovone», alla realizzazione delle due piscine olimpioniche e (probabilmente) al Centro nautico. Con il presidente dell’Anac, il commissario Ferrarese non ha toccato la questione relativa ad una possibile deroga al Codice degli appalti che gli conentirebbe di velocizzare le procedure. Non l’ha fatto, evidentemente, in quanto non spetta all’Autorità anticorruzione accendere il «semaforo verde» ad un’ipotesi simile, semmai spetterebbe al Governo prima e al Parlamento poi con l’approvazione e la successiva conversione di un decreto legge ad hoc. Di certo, però, Ferrarese potrebbe sfruttare completamente i poteri e le prerogative proprie di una gestione commissariale andando in deroga al Codice degli appalti nei casi in cui ci siano situazioni emergenziali.
Per quel che riguarda, invece, il confronto con l’amministratore delegato di «Sport e salute», Diego Nepi Molineris, che è l’agenzia specializzata per il Coni nell’ambito dell’istruttoria di bandi pubblici, questa «piattaforma» potrebbe occuparsi della progettazione dello stadio «Iacovone» e anche del bando per la realizzazione dei lavori oltre che del «pacchetto» piscine e forse anche del «PalaRicciardi». Opera quest’ultima che ha raggiunto l’importo di 12 milioni di euro visto che, rispetto al masterplan originario, ha assunto un’importanza e un ruolo maggiore.