TARANTO - Giochi del Mediterraneo, alternativa cercasi disperatamente. Lunedì sera, a Roma, ci sarà una riunione tra il Coni, la Federazione nuoto (Fin) e il Comitato internazionale (Cijm) per trovare una soluzione al caso-piscine. Al vertice, naturalmente, sarà presente (anzi è stato lui ad assumere l’iniziativa) Massimo Ferrarese, nella sua duplice veste di commissario governativo e di presidente del Comitato organizzatore locale (Col) dei Giochi del Mediterraneo «Taranto 2026». Che, contattato dalla Gazzetta, si limita a dire: «L’alternativa per la realizzazione delle due piscine? Ci sto pensando giorno e notte. Se mi lasciano fare, se mi lasciano lavorare una soluzione forse è percorribile. Di più, per ora, non dico».
Del resto, se non ci fosse una exit strategy sul tavolo rimarrebbero solo due ipotesi. Delle due l’una: o far svolgere le gare di nuoto a Bari oppure eliminare questa disciplina sportiva dal masterplan dei Giochi del Mediterraneo e fare al massimo delle gare di nuoto di fondo (non più in vasca quindi) sfruttando così le condizioni, solitamente miti, del mare di Taranto.
Ora, un passo indietro. Necessario per capire cosa è accaduto e cosa potrebbe ancora accadere. L’altro ieri, nella sede della struttura commissariale, sempre Ferrarese si è confrontato con il sindaco di Taranto, con i tecnici comunali e con quelli dell’agenzia regionale Asset per fare il punto della situazione sulla progettazione delle due piscine (una coperta da 100 metri, l’altra scoperta da 50) da realizzare al di sotto di Torre d’Ayala all’altezza di viale Virgilio.
Ecco, in base al cronoprogramma, entro fine ottobre la Conferenza di servizi avrebbe dovuto accendere il semaforo verde aprendo così la strada al bando di gara per la realizzazione dei lavori. Il tutto, secondo previsioni probabilmente eccessivamente ottimistiche, avrebbe dovuto concludersi in 21 mesi, giusto in tempo per i Giochi in programma il 13 giugno del 2026. E, invece, al momento c'è solo un progetto incompleto...
IL RESTO DELL'ARTICOLO IN EDICOLA SULL'EDIZIONE DI DOMANI, 26 NOVEMBRE