Sabato 06 Settembre 2025 | 16:44

Taranto, abusi su una 13enne mentre gli adulti guardavano

 
Francesco Casula

Reporter:

Francesco Casula

Taranto, abusi su una 13enne mentre gli adulti guardavano

Un 52enne conduceva la ragazzina e il fidanzato in zone appartate. La giovane costretta a rubare denaro alla madre per evitare che le sue foto finissero in rete

Martedì 07 Novembre 2023, 12:27

TARANTO - Una 13enne costretta a rubare denaro alla madre per evitare che le sue foto finissero in rete e soprattutto a subire atti sessuali nell'auto di un adulto che restava a guardare. È la tremenda storia che arriva da un comune della provincia di Taranto e che racconta una terribile situazione di abusi e bullismo. Una vicenda che grazie al coraggio di una madre è finita sui tavoli della magistratura che al termine delle indagini ha chiesto il rinvio a giudizio per tre maggiorenni.

È stato il pubblico ministero Marzia Castiglia a chiedere il processo per due ex fidanzati della 13enne, il primo di 20 anni e il secondo di 19, e di un 52enne che si offriva di accompagnare la ragazza e il suo fidanzato 19enne in zone isolate per poi osservarli durante quei rapporti non consensuali.

Ancora più gravi le imputazioni nei confronti del 20enne che deve difendersi dalle accuse di violenza sessuale su minore, estorsione, minaccia e revenge porn.

Il pubblico ministero Castiglia ha infatti contestato al giovane di aver afferrato la ragazzina e dopo averla denudata e bloccato i polsi e le braccia l'avrebbe violentata una prima volta e poi avrebbe tentato nuovamente di abusare di lei, ma senza riuscirci perché la 13enne, cogliendo la distrazione del suo aguzzino, era riuscita a liberarsi le mani tanto da difendersi e respingerlo. Ma non solo. Il 20enne avrebbe anche diffuso una foto della ragazzina attraverso i social network e ancora l'avrebbe minacciata di raccontare alla madre di essere una poco di buono se non le avesse consegnato denaro: stando alla denuncia presentata ai poliziotti, la ragazzina avrebbe sottratto dal portafogli della madre somme che oscillavano tra i 100 e 150 euro poi finite nelle mani del 20enne.

E infine l'ex fidanzato aveva minacciato di picchiare la ragazzina per questioni nate con un'altra ex fidanzata di 15 anni. Anche quest'ultima è finita sotto accusa al tribunale dei minorenni: sarebbe stata lei a presentare la 13enne ai ragazzi maggiorenni e secondo la denuncia della madre a farla entrare in «un vero e proprio giro vizioso tra questi maggiorenni e alcune ragazzine tra i 13 e 14 anni» e poi l'avrebbe minacciata e ricattata arrivando persino a contattare la madre e facendo video social network in cui offendeva pesantemente la ragazzina.

Come detto è stata la madre a sporgere denuncia ai poliziotti del Commissariato di Grottaglie: un problema di salute della ragazzina le aveva insinuato una serie di sospetti che pian piano hanno trovato riscontro nei racconti della figlia.

Episodi che sono pian piano venuti a galla anche per la paura e la vergogna che la 13enne aveva di svelare quei fatti. La donna a quel punto si è rivolta agli agenti della Polizia di Stato e poi all'avvocato Daniele Galoppa che nelle prossime udienze chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento.

Per gli imputati, difesi dagli avvocati Nicola Sarcinella e Biagio Lazzaro, ci sarà tempo fino alla prossima udienza per decidere se essere giudicati con il rito ordinario oppure accedere a quelli alternativi come il rito abbreviato che prevede, in caso di condanna, lo sconto di un terzo della pena. In quest’ultimo caso sarà il giudice Gianna Martino a emettere la sentenza di primo grado.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)