TARANTO - Questa mattina la Guardia di Finanza di Taranto ha dato esecuzione a un provvedimento di confisca definitiva di beni per un valore stimato in circa 2,5 milioni di euro, nei confronti di Salvatore Mignogna, 59 anni, tarantino ritenuto “socialmente pericoloso” perché condannato, in via definitiva, per contrabbando di tabacchi lavorati esteri, detenzione illegale di armi clandestine, ricettazione e associazione di tipo mafioso.
È emerso che l'uomo aveva infatti un ruolo di rilievo nella frangia jonica della Sacra Corona Unita e gli introiti delle attività delittuose sarebbero stati impiegati nell’acquisizione di beni e nella gestione di imprese intestate ai suoi più stretti familiari, il cui valore è risultato nettamente eccedente rispetto al reddito ufficiale dichiarato al Fisco.
Tra i beni confiscati sono compresi una villa con piscina a Taranto, un’auto, disponibilità finanziarie e i compendi aziendali di due imprese ben avviate, attive nel settore della ristorazione e della vendita di prodotti ittici freschi.