TARANTO - «Sono stato di recente a Washington dove ho incontrato i più grandi attori commerciali, le più grandi imprese. Con alcuni di loro ho discusso della possibilità di individuare proprio in Grottaglie, in Puglia, il futuro spazioporto, un’ipotesi affascinante che diventa sempre più concreta e che potrebbe portare anche a consistenti investimenti oltre a fare, ovviamente, in quel luogo un palcoscenico per appuntamenti internazionali».
Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso in un videomessaggio inviato per l’inaugurazione al Castello aragonese di Taranto della seconda edizione della Scuola internazionale sul Volo Suborbitale del Politecnico di Bari.
«Su questo progetto - ha osservato il ministro - siamo in contatto con questi attori, le imprese americane. Per superare alcune difficoltà di natura regolamentare e tecnica credo che importanti sviluppi potrebbero registrarsi a breve. Ma il volo suborbitale apre anche altri orizzonti. Cito la ricerca ed effettivamente proprio il primo esempio di volo suborbitale che ha coinvolto tre astronauti e ricercatori italiani ha concentrato le sue attenzioni sugli effetti della micro gravità». Effetti, ha ribadito il ministro, «che certamente non possono paragonarsi ai tempi lunghi degli esperimenti condotti sulla stazione spaziale internazionale ma che anche grazie ai loro costi, di gran lunga inferiori rispetto a quelli spaziali, consentono un accesso più diffuso».
«Il volo suborbitale potrebbe portare a rivoluzionare anche i collegamenti aerei a lunga distanza, accorciando di molto la durata e rendendo i trasferimenti di persone molto più semplici. Il mondo sempre più piccolo, un villaggio globale - ha continuato il ministro delle Imprese e Made in Italy - Sono convinto che anche i voli suborbitali saranno più importanti nel prossimo, immediato futuro. Quindi condivido appieno l’interesse manifestato dal Politecnico di Bari con l’avvio anche della Scuola internazionale. Come Autorità delegata alle politiche aerospaziali supporto pienamente questa iniziativa che mi auguro abbia pieno successo e che contribuisca allo sviluppo già avanzata del Distretto aerospaziale pugliese».
Urso ha annunciato che «nella manovra economica che stiamo per presentare in parlamento abbiamo inserito un 'collegatò sullo spazio. Un 'collegatò alla space economy per dare un contesto legislativo finalmente certo a chiunque voglia operare nel nostro Paese. Avremo il prossimo anno, nel 2024, finalmente un piano legislativo completo a 360 gradi come degno di un Paese come l’Italia, che è una delle più grandi potenze spaziali globali.
VITTORI: «IL VOLO SUBORBITALE RAPPRESENTA IL FUTURO»
«C'è scetticismo perché ci si confronta con qualcosa con cui non si è abituati, ma il volo suborbitale rappresenta il futuro ed è una grossa opportunità». Lo ha detto il generale Roberto Vittori, astronauta dell’Aeronautica militare e dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), intervenendo oggi all’inaugurazione al Castello aragonese di Taranto della seconda edizione della Scuola interazionale sul Volo Suborbitale.
«Il razzo - ha spiegato - è un biglietto di sola andata, nel momento in cui io costruisco un razzo ci metto un satellite, lancio il satellite in orbita però poi il razzo si brucia. E' tutto carburante e motore, non più riutilizzabile, quindi i costi sono altissimi. Il concetto di suborbitale invece va interpretato nell’accezione dell’aeroplano che diventa spazioplano, l’aeroporto che diventa spazioporto. Quindi io decollo, non vado a 15 chilometri ma in orbita a 150 chilometri, arrivo nello Spazio, ri-atterro, rifornisco e riparto. E’ una cosa più efficiente e più logica».
Ci si arriva, ha aggiunto Vittori, Chairman della Scuola di volo suborbitale del Politecnico, «a piccoli passi, un gradino per volta. E’ una tecnologia più complessa perchè dal punto di vista dell’industria classica, loro hanno avuto e hanno ancora l'interesse a massimizzare i guadagni. La parola riutilizzabile farà la differenza. Il Politecnico di Bari offre ai ragazzi l'opportunità di diventare ingegneri aerospaziali specializzati». «La Puglia è molto attiva, molto dinamica. Da un punto di vista di geografia e clima - ha concluso Vittori - non c'è altro posto così opportuno per essere riferimento per futuri voli suborbitali».
ACIERNO: «LA PUGLIA IN CRESCITA CONTINUA»
«La Puglia vive da anni una continua stagione di crescita del sistema spaziale distrettuale, con crescita di ricavi, imprese, laboratori, occupati, ricercatori e laureati, che ne fanno una delle realtà territoriali più consolidate nel panorama nazionale. Ai diversi risultati conseguiti dal Distretto, tra cui per ultimi in ordine temporale si annoverano l’Esa Bic di Brindisi e il Test Bed di Grottaglie, la Scuola avviata dal Politecnico di Bari aggiunge un consolidato ed eccellente apporto di conoscenza a servizio delle future sfide del trasporto spaziale». Lo ha sottolineato Giuseppe Acierno, presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale, in occasione dell’inaugurazione al Castello Aragonese di Taranto della seconda edizione della Scuola interazionale sul Volo Suborbitale. «A me - ha ribadito - piace pensare che sia una grande opportunità da non necessariamente ricondurre all’idea di una infrastruttura di servizio. Il trasporto aerospaziale commerciale è una ricchezza da tanti punti di vista non solo per la ricerca ma per le opportunità di sviluppo per l’industria. C'è una dimensione di mercato che guida questi processi. Non è solo un processo politico e istituzionale».
Quello di Grottaglie, ha osservato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, è il «primo e unico spazioporto italiano, costituisce una risorsa d’eccellenza al servizio del sistema Paese. La Puglia è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano nel campo della space economy. Con grande piacere, per la seconda volta, ospitiamo una sessione di lavoro della Scuola del Volo suborbitale del Politecnico di Bari che vede protagonisti i giovani talenti pugliesi destinati a diventare la nuova classe dirigente di un comparto destinato a divenire un volano di sviluppo del nostro territorio, della Nazione».
MELUCCI:«NOI CAPITALE DELLA SPACE ECONOMY DEL SUD»
«Ai rappresentanti del Governo presenti all’iniziativa ho detto che Taranto c'è e può diventare capitale meridionale della space economy». Lo sottolinea il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, che oggi ha portato il saluto della comunità ionica, anche come presidente della Provincia, in occasione dell’inaugurazione al Castello aragonese della seconda edizione della Scuola interazionale sul Volo Suborbitale del Politecnico di Bari.
«Abbiamo le infrastrutture - evidenzia il primo cittadino - come lo spazioporto di Grottaglie; abbiamo le competenze, impegnate anche nella costruzione del distretto dell’innovazione in stretta sinergia con quello dell’aerospazio; abbiamo un tessuto imprenditoriale che, superato lo scoglio dell’internazionalizzazione, è sufficientemente vivace per sostenere questo impegno. Questa scuola, ne sono certo, ci farà scoprire che oltre la teoria, siamo già a buon punto con la pratica».