TARANTO - Centro sportivo «Magna Grecia», bocciata l’unica offerta presentata. Nelle scorse settimane Erminia Irianni, responsabile della direzione Lavori pubblici del Comune di Taranto, ha comunicato l’esclusione della proposta avanzata da un gruppo di imprese che si erano candidate per riqualificare la struttura e (a lavori finiti) gestirla per vent’anni. Il tutto, nell’ambito della legge che regolamenta il cosiddetto progetto di finanza e con un investimento complessivo stimato in 4,3 milioni di euro. Per la cronaca, l’offerta era stata presentata dall’associazione temporanea di imprese composto da: Domus srl (azienda tarantina, capogruppo del pool di società coinvolte nell’operazione); Bardia Walter srl (società tarantina); Ek Impianti srl (azienda di Acquaviva delle Fonti in provincia di Bari) e, infine, dalla Prisma Taranto Volley società sportiva (impresa tarantina che opera nello sport e nel welfare).
In particolare, la commissione incaricata di valutare la proposta pervenuta aveva espresso parere favorevole ma, dopo un’attenta verifica dei requisiti, sono stati gli uffici della direzione Lavori pubblici a sbarrare la strada applicando l’articolo 80 del decreto legislativo n. 50 del 2016 (si tratta del Codice degli appalti).
Doccia fredda, dunque, non solo per le aziende che avevano fatto l’offerta, ma anche per l’Amministrazione comunale che sperava (e credeva) di restituire alla città un impianto sportivo abbandonato ormai da quasi nove anni e finito, in passato, anche al centro di un’inchiesta giudiziaria.
Ora, possibilmente, entro settembre il Municipio dovrà decidere cosa fare e, quindi, come procedere anche in considerazione del fatto che il centro di via Alto Adigev era stato inserito nel primo masterplan dei Giochi del Mediterraneo per far disputare lì le partite di pallacanestro £X3. E, invece, se dal prossimo autunno non si spingerà sull’acceleratore, considerati i due anni previsti per realizzare gli interventi, sarà impossibile raggiungere quest’obiettivo per la primavera del 2026.
In estrema sintesi, il progetto elaborato dal raggruppamento privato che si era candidato alla gestione ventennale della struttura prevedeva la realizzazione di: un punto ristoro, palestre, campi da tennis, calcio a 5, campi da basket, pallavolo e anche per giocare a padel.