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«Spostarsi con i mezzi pubblici, la rivoluzione è già cominciata»: parla il nuovo presidente di Kyma Mobilità Taranto

«Spostarsi con i mezzi pubblici, la rivoluzione è già cominciata»: parla il nuovo presidente di Kyma Mobilità Taranto

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

«Spostarsi con i mezzi pubblici, la rivoluzione è già cominciata»: parla il nuovo presidente di Kyma Mobilità Taranto

Giorgia Gira: «Flotta mezzi all’avanguardia»

Lunedì 07 Agosto 2023, 13:17

Giorgia Gira è presidente (per la seconda volta a distanza di un anno) di Kyma Mobilità. Nei giorni scorsi si è insediato il nuovo Consiglio di amministrazione della società partecipata al 100 per cento dal Comune di Taranto, che gestisce il trasporto pubblico locale, le idrovie e la sosta tariffata. Con Gira, nel Cda, ci sono il vicepresidente Ilaria Pizzolla e il consigliere Francesco Scarinci.

La nomina nel nuovo incarico è l’occasione per accendere i riflettori sulla società per la mobilità.

Presidente, siamo in estate, partiamo dal servizio idrovie...

«Sicuramente il servizio garantito dalle nostre due motonavi “Clodia” e “Adria” è molto apprezzato da cittadini e turisti, sia per il collegamento giornaliero con l’Isola di San Pietro che ormai da anni dà a tutti la possibilità di trascorrere una giornata nello stabilimento della Marina Militare. Per questo dobbiamo ringraziare la forza armata per aver preservato intatto questo tesoro naturalistico, scrigno di biodiversità, ma soprattutto le corse turistiche serali di cui sono particolarmente orgogliosa».

I tarantini in questi anni hanno imparato a conoscere il servizio. A che punto siamo?

«Quello delle idrovie è un concreto contributo di Kyma Mobilità al rilancio turistico voluto dall’Amministrazione Melucci. Oggi tutti possono godere del magnifico spettacolo della nostra città vista dal mare, ancora più suggestivo nell’atmosfera notturna, con il commento di un’esperta guida, a un costo che, mi permetta, è davvero accessibile: 10 euro con i bambini che non pagano. Questo ogni mercoledì, giovedì e sabato partendo da Piazzale Democrate senza problemi di parcheggio».

Cita Piazzale Democrate e mi regala un assist per lanciare un altro tema. Oltre che punto di imbarco per le motonavi, è un’area Park&Ride. Funziona?

«Vogliamo sviluppare ulteriormente questa formula di parcheggio apprezzata in tutte le città: con € 2.60 il biglietto Park&Ride prevede che, dalle ore 8.30 alle ore 20.30, a Piazzale Democrate e, prossimamente anche a Cimino, si possa parcheggiare l’auto nelle strisce blu per l’intera giornata ricevendo anche un “biglietto giornaliero” che consente a una persona di muoversi in città con gli autobus di Kyma Mobilità senza limitazioni. Così l’Amministrazione intende incentivare l’uso del mezzo pubblico decongestionando il traffico, in particolare nel borgo umbertino».

Quindi il Park&Ride sarà attivo anche al Parco Cimino?

«Finalmente, risolte tutte le problematiche relative alla viabilità, rotatoria in primis, contiamo di realizzare in autunno il terminal bus a Parco Cimino dove sposteremo il capolinea di Via Consiglio, presso il Centro Commerciale rimarrà una fermata di transito dei nostri mezzi, e dove arriveranno anche alcuni autobus a lunga percorrenza che oggi si fermano al porto mercantile. Sarà soprattutto un’area di interscambio dove, oltre ai passeggeri degli autobus, anche chi arriva in auto a Taranto dal versante orientale o dal Ponte Punta Penna potrà parcheggiare con il Park&Ride e poi decidere se muoversi in città con i nostri autobus, moderni e confortevoli, o noleggiando un monopattino o una bici a pedalata assistita. È il concetto di intermodalità alla base di quella moderna mobilità sostenibile fortemente voluta dall’Amministrazione comunale».

Ha detto autobus moderni e confortevoli?

«Si, certo. Grazie all’Amministrazione che ha partecipato a due differenti bandi, il parco mezzi di Kyma Mobilità si avvia a diventare uno dei più moderni d’Italia. Nel gennaio del 2021, all’epoca guidavo il CdA aziendale, sono entrati in servizio 24 nuovi autobus ibridi della “MAN”, mentre entro il prossimo autunno contiamo di far entrare in servizio 56 nuovi autobus ibridi della Mercedes, i mezzi sono già arrivati e stiamo completando il loro allestimento, oltre a 5 autobus navetta full electric a impatto zero della Rampini. Parliamo di 61 autobus nuovi che sommati ai Man del 2021 corrispondono a circa la metà dell’intera flotta aziendale, caratterizzati da basse emissioni inquinanti. Sono mezzi con aria condizionata e interni confortevoli, nonché dotati di cabina protetta a tutela dell’incolumità dei nostri operatori di esercizio e telecamere interne ed esterne, dotazioni che aumenteranno significativamente la sicurezza dei nostri dipendenti».

Basteranno i bus a migliorare il servizio?

«Avere autobus confortevoli e all’altezza dei tempi è importante, ma da solo non basta. Penso a riprendere il programma per acquisire nuove pensiline più confortevoli integrando quelle esistenti, o alla bigliettazione elettronica che sarà implementata nei prossimi mesi, solo due dei numerosi progetti di Kyma Mobilità che renderanno migliore il servizio, ma anche questo non basta, perché quello che i cittadini ci chiedono è soprattutto l’affidabilità e la puntualità del servizio, né più né meno come qualsiasi altro servizio di trasporto. L’utente deve sapere con certezza quando arriverà a destinazione. Oggi ciò purtroppo non sempre accade».

Perché?

«Quando gli autobus percorrono le corsie preferenziali non ci sono problemi, soprattutto se provviste di cordoli e videosorvegliate, penso a Corso Umberto o alla Ringhiera, ma non appena lasciano queste corsie devono affrontare mille problemi creati da automobilisti incivili, soprattutto con la sosta in doppia fila “solo per un momento” e tante altre infrazioni. Provate a guidare un autobus in orario di punta su Via Liguria o, peggio, su Via Orsini. Sono situazioni in cui i nostri operatori di esercizio sono messi a dura prova».

Parlando del trasporto pubblico locale, qual è il suo sogno nel cassetto?

«Oggi gran parte dei cittadini preferisce prendere l’auto sapendo che dovrà affrontare il traffico caotico e disordinato cittadino, considerando solo marginalmente di utilizzare il mezzo pubblico. Il nostro obiettivo deve essere arrivare ad offrirgli la scelta tra prendere l’auto o l’autobus, facendogli preferire quest’ultimo. Mi rendo conto che sono obiettivi ambiziosi, ma l’auspicio da presidente e da cittadina è quello di poter vedere un trasporto pubblico “sostenibile” a trecentosessanta gradi».

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