TARANTO - «Nel primo semestre del 2023, abbiamo riscontrato una flessione del 6 - 7 per cento rispetto al 2022. Fortunatamente, c’è stata ma - ripeto - lieve. Non vorrei, però, che nel secondo semestre dell’anno il calo delle compravendite del mercato immobiliare a Taranto possa aumentare ancora«. Lo afferma, in un’intervista concessa alla Gazzetta, Giancarlo De Bartolomeo, presidente di Fimaa Confcommercio (che è l’organizzazione che rappresenta gli agenti immobiliari).
De Bartolomeo, per quale motivo c’è stato questo calo?
«Direi, sostanzialmente, per i continui rialzi dei tassi di interesse dei mutui. La difficoltà dell’accesso al credito, inevitabilmente, complica l’acquisto delle case. A Taranto, ma non solo».
E il mercato delle locazioni?
«Ah quello poi, non ne parliamo proprio».
In che senso?
«I proprietari hanno il timore di affittare la propria abitazione a persone che poi magari, considerate le difficili situazioni economiche che vive la città, potrebbero poi non pagare più l’affitto».
Rapidamente, iniziando un viaggio immaginario nei quartieri cittadini, qual è la situazione nel Borgo di Taranto?
«Ci sono due parti del centro ben diverse tra loro. C’è quella in cui gli stabili sono in condizioni buone, hanno l’ascensore e in cui, assumendo come riferimento un appartamento di 100 metri quadrati, la compravendita può oscillare intorno anche ai 180-200mila euro. Si tratta, ripeto, di quegli immobili costruiti negli Anni Settanta e Ottanta compresi in alcune vie del centro. Poi, però, esiste una parte del nostro centro che è simile ad un’area periferica. E in queste zone, meno male che ci sono gli stranieri».
In che senso?
«Nel senso che, tra le vie Duca di Genova, Cavallotti, Mazzini e altre, gli unici che acquistano appartamenti da 50mila - 60mila euro sono quei cittadini stranieri che lavorano presso qualche azienda. Si tratta di indiani, nord africani, rumeni. Se non fosse loro, la compravendita di appartamenti di quel tipo sarebbe del tutto bloccata».
E al rione Italia Montegranaro, invece?
«In questo quartiere, solitamente, c’è un buon livello di compravendita ma ultimamente si è avvertita una certa flessione se non addirittura un blocco. E questo, sia per le questioni legate al mutuo che per la grave carenza di parcheggi che, peraltro, così come sappiamo, è fortissima al Borgo. Tornando alla domanda sui prezzi, ad Italia Montegranaro, le richieste oscillano per immobili con ascensore da 140 a 160mila euro, poi le vendite effettive hanno valori diversi».
E, invece, spostandosi verso il mare? Qual è la situazione a Talsano, Lama e San Vito?
«In quelle aree, c’è molta domanda e poca offerta. Dopo la pandemia da Covid 19, è emersa in Italia la voglia di stare all’aperto e, quindi, chi ha una villa o una casa con giardino se la tiene stretta».
A proposito di case al mare, proprio l’altro ieri la Guardia di Finanza ha scovato in provincia di Taranto affitti in nero. Qual è il suo commento?
«Le Fiamme gialle hanno il mio plauso. Sono per la legalità nel settore del mercato immobiliare».