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Ex Ilva di Taranto, rinviata in Regione Puglia la procedura cassa integrazione

 
Redazione online

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Taranto, l'ex Ilva allo Stato? Per gli ambientalisti non è la soluzione

L'ex Ilva di Taranto

Decisione in attesa di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale

Martedì 20 Giugno 2023, 18:36

19:51

TARANTO - L’incontro presso la Regione Puglia, con i rappresentanti del Ministero del lavoro, di Acciaierie d’Italia e dei sindacati, per la cassa integrazione straordinaria in deroga per le imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa (che interessa 2500 lavoratori dello stabilimento siderurgico di Taranto) è terminato con un rinvio della procedura in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge approvato il 15 giugno scorso.

Lo riferiscono in una nota congiunta Roberto D’Andrea, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom Cgil, e Francesco Brigati, segretario generale Fiom Cgil di Taranto, spiegando che «durante l'incontro è emerso che la stessa procedura di cassa integrazione potrebbe subire una voltura sulla base del decreto legge, approvato lo scorso 15 giugno, in cui si fa riferimento alle aziende con più di 1.000 dipendenti, per le aziende di interesse strategico e interessate da complesse riorganizzazioni che non sono riuscite a dare completa attuazione alle procedure che garantiscono la cassa integrazione straordinaria».

Secondo i due sindacalisti il decreto «non risolve quanto chiesto dalla Fiom Cgil in merito alla gestione unilaterale dell’ammortizzatore sociale da parte dell’attuale management, dei futuri assetti societari, del rilancio produttivo dello stabilimento siderurgico e della prospettiva occupazionale, industriale ed ambientale». «È del tutto evidente che in assenza del cambio dell’attuale management e di un ingresso in maggioranza nel capitale sociale di Acciaierie D’Italia da parte di Invitalia - concludono - non si possa garantire una transizione ecologica, produttiva e sociale».

Ugl, 'per l'avvio Cigs ex Ilva attesa pubblicazione del decreto'

L’incontro di oggi negli uffici della Regione Puglia per l’esame congiunto del trattamento di cassa integrazione straordinaria per 2500 lavoratori dello stabilimento Acciaierie d’Italia di Taranto è stato mirato a puntualizzare che i fondi impegnati «saranno di esclusiva competenza ministeriale, pur essendo la Regione Puglia la promotrice del tavolo, per la competenza territoriale». Lo dichiarano il segretario provinciale della Ugl Metalmeccanici Alessandro Dipino e la coordinatrice Industria Concetta Di Ponzio.

«Ora - aggiungono - è necessario attendere la pubblicazione del decreto ma i rappresentanti del Ministero hanno ribadito come sia nelle corde del governo, ed in tempi brevi, la formalizzazione di un provvedimento che, con effetto retroattivo, consentirebbe la salvaguardia salariale per i lavoratori appartenenti ad aziende di carattere strategico, con un numero di dipendenti superiore a 1000 unità».

Non conoscendo «i contenuti del provvedimento - continuano - crediamo sia sacrosanto discutere solo dopo aver letto lo stesso, considerando che, ai tanti proclami sinora fatti dal governo non sono seguite mai prese di posizioni nette né tantomeno la voglia di trovare soluzioni radicali». «Acciaierie d’Italia - concludono Dipino e Di Ponzio - ha inviato ai lavoratori destinatari della Cigs una comunicazione nella quale si impone agli stessi di astenersi dal prestare la propria attività lavorativa, senza specificare quale sia lo strumento che sarà adottato per la retribuzione delle giornate»

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