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Nascere a Taranto, ecco dove si può: la storia di Francesca Luna, venuta al mondo a Martina Franca

 
Ottavio Cristofaro

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Ottavio Cristofaro

Nascere a Taranto, ecco dove si può: la storia di Francesca Luna, venuta al mondo a Martina Franca

Con la chiusura di Francavilla, molte donne brindisine scelgono Taranto

Giovedì 15 Giugno 2023, 12:12

«È una struttura di eccellenza, sembra di stare in una clinica privata all’estero». Siamo a Martina Franca e le parole di papà Gabriele sono la good news di quando la sanità pubblica funziona. Insieme a sua moglie, lo scorso 26 maggio, il neopapà ha salutato l’arrivo di Francesca Luna.

Gabriele è padre di tre figlie e vive a Cellino San Marco. Spiega che la moglie, decidendo di seguire il proprio ginecologo, ha scelto stavolta il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Martina Franca per dare alla luce sua figlia. Accoglienza, assistenza e sollievo sono le tre parole che non smette di ripetere nel ringraziare il personale medico e infermieristico. Alla Gazzetta Gabriele ci parla della sua esperienza e cosa significa partorire a Martina Franca. Dopo sole 12 ore sua moglie era già in piedi a raccontare la sua storia, nonostante il parto cesareo e con gli occhi carichi di emozione.

Una mano stretta che si prende cura, un sorriso nel momento più dolce, una parola di conforto: talvolta basta poco per sentirsi più umani. E l’umanità è l’aspetto che maggiormente ha colpito Gabriele, nell’organizzazione del reparto, nella sua pulizia, nei momenti che precedono il parto, nella sua preparazione, nelle cure rivolte alle mamme prima e dopo il travaglio, nella vigilanza durante le ore notturne. Vedere il volto dolce dell’ostetrica, ascoltare la sua voce, essere consapevoli che c’è chi si sta prendendo cura di te: sembrano tutte cose scontate, eppure certe volte è proprio quello che ci manca. Quante volte capita di tornare a casa con un foglio di carta e un elenco di cose da fare; a questi due genitori, invece, è stato spiegato passo dopo passo cosa fare, come comportarsi per dare al meglio il benvenuto al mondo alla loro piccolina.

Il punto nascite di Martina Franca ha chiuso il 2022 con 808 parti. Alla data di ieri sono venuti al mondo 365 bambini, ovvero 79 parti in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La proiezione vede il reparto diretto dal dott. Tinelli con un dato che potrebbe essere il migliore degli ultimi anni. Numeri, però, che fanno il paio con la contestuale chiusura della struttura di Francavilla Fontana, per cui molte donne del brindisino scelgono di andare a partorire a Martina Franca, o comunque nelle strutture ospedaliere del tarantino.

Come nel caso di Matilde, la bimba di Francavilla Fontana che sarebbe dovuta nascere al Santissima Annunziata di Taranto, ma che invece “preferì” venire al mondo nell’auto dei suoi genitori. Matilde è nata lì, sul Ponte Punta Penna di Taranto, tra il via vai di mezzi, sotto le luci al neon di un’umida serata di maggio, grazie al coraggio di Francesca, e alla forza d’animo di Salvatore.

Quella di Matilde è la storia, per fortuna, a lieto fine di una voce che, arrivata chissà da dove, guidava i movimenti e il battito del cuore di papà Salvatore e mamma Francesca. Immaginate la loro paura nel trovarsi in mezzo alla strada con una bimba pronta a venire al mondo.

Una riflessione che richiama al tema della sanità di prossimità, all’economia necessaria a tenere in piedi le strutture, i reparti, a reperire le risorse umane, il personale e i professionisti.

Perché quello di Francesca Luna è stato un parto programmato ed è stato possibile partire da Cellino San Marco e giungere a Martina Franca, mentre Matilde non ha fatto in tempo ad arrivare a Taranto, partendo da Francavilla Fontana, per vedere il suo primo sole. Quelle di Francesca Luna e di Matilde sono storie che meritano attenzione, in entrambi i casi al centro di tutto c’è l’umanità del personale sanitario, ma il più delle volte è richiesto uno sforzo maggiore da parte della politica per fare dei nostri ospedali delle strutture in cui la persona sia realmente al centro.

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