Sabato 06 Settembre 2025 | 12:25

Taranto, chiusura senza botto: tre pali e addio al sogno playoff

 
L orenzo D’Alò

Reporter:

L orenzo D’Alò

Taranto, chiusura senza botto: tre pali e addio al sogno playoff

La salvezza era l’obiettivo e averla ottenuta con due giornate di anticipo è motivo di soddisfazione. Capuano: «Orgoglioso di aver guidato un gruppo con questi valori»

Lunedì 24 Aprile 2023, 14:05

TARANTO - Tre legni e un gatto nero, improvvidamente apparso sul prato all’alba della sfida, sbarrano la strada al Taranto. Niente playoff, sfuma il sogno. Il pari a reti bianche non basta. Resta, però, la dimensione dell’impresa compiuta: la salvezza con due turni d’anticipo.

La stagione regolare di Taranto e Messina sta per collidere. Impatto inevitabile, oltre che fatale. Il destino dell’annata stretto nel nodo scorsoio dell’ultimo atto. Dare tutto per prendersi tutto, sperando che alla fine possa bastare. Rossoblù e giallorossi hanno uno scopo e adoperarsi per ottenerlo, dando fondo alle energie residue, resta la missione finale. Tornano i tifosi allo «Iacovone». Ed è forse la notizia più lieta, più di quell’altra (i playoff) attesa da 13 anni. Tornano e sembrano tanti, sparpagliandosi sugli spalti rimasti troppo a lungo desolatamente vuoti. La diserzione dei gruppi organizzati della curva nord continua. Ma questo «voler esserci» segna comunque un momento di discontinuità rispetto al recente passato. È un segnale e va colto. È una risposta e va letta. È una pista e va seguita.

Nell’intoccabile 3-5-2 di Capuano si rivedono i «quinti» di centrocampo titolari: Mastromonaco, che ha scontato la giornata di squalifica, si riappropria della fascia destra, Ferrara, smaltito l’infortunio muscolare, torna ad occupare la fascia sinistra. Il Messina è 4-2-3-1 come lo è stato per quasi tutto il girone di ritorno, durante il quale ha spesso viaggiato a velocità doppia, rendendo plausibile ciò che non lo era affatto: il concetto di salvezza.

Intenzioni subito bellicosi. La vivacità reciproca procura attrito. Ma le idee più seducenti sono del Taranto, che sfrutta il campo in ampiezza, allargando gli esterni, e in profondità, sfruttando gli inserimenti puntuali di attaccanti e mediani. Si muove a tempo la banda di Capuano. E presto scava un solco tra sé (la sua volontà di offendere) e gli avversari (sempre più chiusi dentro la propria metà campo). Il Taranto va. Scorre la manovra, fioccano le occasioni. È, infatti, un temporale d’insidie quello che sta per abbattersi sulla difesa del Messina. Antonini di testa centra l’incrocio dei pali, andando a saltare in mezzo all’area sul corner di Provenzano (14’). Romano coglie in pieno il palo, calciando al volo col sinistro sugli esiti di un altro corner di Provenzano (24’). Mastromonaco sfiora l’angolo più lontano, sfruttando il disimegno imperfetto di Celesia (25’). Tommasini di testa non inquadra la porta (28’). C’è solo il Taranto in campo ma il tocco col braccio dentro l’area di Evangelisti rischia di romperere l’incatesimo (29’). L’arbitro indica il dischetto. Vannucchi neutralizza l’esecuzione di Kragl (31’). Passato lo spavento, il Taranto torna a dominare. C’è un’altra traversa a nergare il gol alla squadra rossoblù. La timbra Ferrara di testa (44’). Il parziale della frazione inziale è 0-0. Esito iniquo. E, per ora, non vale i playoff.

La ripresa dà subito l’impressione che il Messina voglia provare ad entrare in partita. Il Taranto concede un po’ di campo. Ma è una specie di illusione ottica. Svanisce presto. Il Taranto torna a farsi pericoloso. Deviato il tiro di Tommasini. Respinta la conclusione di Formiconi. Capuano ricorre al primo cambio: fuori Romano, dentro Labriola. La squadra rossoblù continua a pressare. Tommasini s’invola e calcia convinto: tiro parato. Taranto a trazione anteriore, dopo gli innesti di Nocciolini e Semprini. Il Messina chiude in dieci (espulso Celesia per doppio giallo). Tommasini spreca, Semprini impreca. Finale elettrico. Ma manca la scossa del gol.

A fine partita, Capuano non può fare a meno di parlare delle emozioni vissute. «Resteranno dentro di me. Sono orgoglioso di aver guidato un gruppo con questi valori. Abbiamo onorato il campionato. Non entriamo nei playoff per un gol. Li avremmo meritati».

Le pagelle

TARANTO-MESSINA 0-0

TARANTO (3-5-2) Vannucchi 7; Evangelisti 5,5 (dal 31’ s.t. Sciacca s.v.), Antonini 6,5, Formiconi 6; Mastromonaco 6, Romano 5,5 (dal 15’ s.t. Labriola 6), Provenzano 6,5, Mazza 6 (dal 31’ s.t. Semprini s.v.), A. Ferrara 6; Bifulco 5,5 (dal 26’ s.t. Nocciolini 6), Tommasini 6. (Loliva, Caputo, Manetta, Fontana, Citarella, Colurciello, Rossetti, Finocchi, Canalicchio). All. Capuano 6.

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli 6; Berto 6, H. Baldé 5,5 (dal 1’ s.t. M. Ferrara 6), Ferrini 5,5, Celesia 5; Fofana 5,5 (dal 1’ s.t. Mallamo s.v., dal 22’ s.t. Konaté 6), Fiorani 6; Kragl 5 (dal 17’ s.t. Grillo 6), Marino 5,5 (dal 17’ s.t. Iannone 5,5), I. Baldé 5,5; Perez 5,5. (Lewandowski, Zuppel, Trasciani, Salvo, Ragusa, Ortisi). All. Raciti 6.

ARBITRO: De Angeli di Milano 6.

NOTE: Paganti 4.170, incasso non comunicato, non ci sono abbonati. Espulso Celesia al 34’ s.t. Ammoniti H. Baldé, Celesia, Evangelisti, Mastromonaco. Angoli 9-2. Recupero: 1’ pt, 6’ st.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)