TARANTO - La giunta Melucci dà il primo via libera al progetto di fattibilità e alla cosiddetta dichiarazione di pubblico interesse per un tempio crematorio da costruire a Taranto. Che, salvo imprevisti tecnico - amministrativi, si costruirà esattamente nelle vicinanze del cimitero di Talsano. Il tutto, in virtù di una proposta, presentata dalla ditta Edile Vispin srl di Napoli in tandem con l’impresa Aedis srl di Modena per l’intervento relativo all'affidamento in concessione nell’ambito delle forme di partenariato pubblico - privato per la realizzazione di un tempio crematorio. Che ha un importo complessivo di 3 milioni 495mila euro. Si tratta evidentemente di un progetto di finanza, così come stabilito dalla legge, in base al quale gli operatori privati che propongono all’ente locale un progetto di interesse pubblico se ne accollano i costi per la realizzazione dell’intervento stesso, ma poi quale contropartita incassano gli introiti derivanti dallo sfruttamento degli spazi e delle strutture che poi andrà a gestire.
Inoltre, così come stabilisce sempre la legge sul cosiddetto project financing, in caso di altre offerte il soggetto promotore potrebbe comunque esercitare il diritto di prelazione.
La giunta comunale, a questo punto, rimanda la palla al Consiglio comunale di Taranto affinché dichiari quella che, in gergo tecnico, si definisce pubblica utilità «circa le azioni che possono essere intraprese per la trasformazione urbanistica della porzione di lotto in questione». Sarà sempre la massima assise cittadina a dare poi il definitivo via libera con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, «per come sviluppato - si riporta testualmente dalla delibera di giunta - dagli elaborati sopra indicati e del piano particellare di esproprio ai fini dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio».
Per la cronaca, la cremazione è una scelta personale che si svolge nel rispetto delle volontà del defunto e delle normative. La legge dispone che “i Comuni devono dotarsi di un apposito registro in cui sono iscritti coloro che hanno espresso la propria volontà alla cremazione e all’affidamento o alla dispersione delle ceneri. In qualsiasi momento, il soggetto iscritto può chiedere la cancellazione dal registro per la cremazione”. La volontà testamentaria viene trascritta sul registro dell’Anagrafe (Stato Civile). Il futuro ed eventuale utilizzo del tempio crematorio, riducendo la costruzione di loculi, limiterà l’ampliamento del cimitero e di conseguenza il consumo di suolo.
E infine, in genere, il tempio crematorio è costituito da due spazi distinti: la sala del commiato e l’area riservata alla cremazione. Dopo il funerale e prima della cremazione, in genere, si può sostare per un ultimo saluto nella sala del commiato: per i familiari e amici che si accingono a lasciare il loro caro.