È stato approvato, con delibera del Comitato di Gestione, il nuovo Piano Operativo Triennale (Pot) 2023-2025 dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio. Si tratta del documento programmatico previsto dalla vigente normativa del Sistema Portuale Italiano finalizzato a pianificare, lungo un arco temporale triennale, la condotta istituzionale-strategica, organizzativa ed operativa dell’Authority.
Il nuovo Pot è il risultato della proficua collaborazione tra il team interno all’Autorità di sistema portuale e la TIM10 Srl, Società indipendente con know-how nei settori della logistica e dei trasporti il cui gruppo di lavoro interdisciplinare annovera esperti internazionali. Il gruppo ha fornito, in particolare, supporto strategico e specializzato nell’analisi delle dinamiche economiche, geopolitiche, sociali riguardanti il tema dei trasporti marittimi e logistico-portuali in relazione al porto di Taranto.
Già lo scorso 22 marzo l’Ente aveva riservato alla comunità della città portuale di Taranto un momento di primo approfondimento plenario dedicato al nuovo Pot, anticipando ai propri stakeholder gli elementi principali che caratterizzeranno la strategia programmatica dell’Ente per il prossimo triennio. Il disegno strategico sotteso al nuovo Piano si articola lungo 6 obiettivi prioritari – Business intelligence & Digital Operations, Sostenibilità e transizione ecologica ed energetica, porto e territorio, infrastruttura fisica e logistica, Internazionalizzazione, Governance & Accountability - declinati in 23 azioni individuate dall’Ente al fine di promuovere la più ampia sostenibilità dei processi e delle azioni nel medio lungo periodo, anche attraverso la promozione di politiche inclusive integrate quali elementi «per accrescere la fiducia - viene sottolineato - e l’accountability istituzionale. Elemento centrale del documento approvato è l’analisi Swot e l’impiego della matrice Tows che hanno contribuito alla raccolta di informazioni chiave per la formulazione della missione del prossimo triennio. Tale metodologia – confluita nel Port Manifesto – si è basata sui feedback raccolti nelle interlocuzioni con i focus di gruppo partecipati dagli operatori chiave dello scalo e sui risultati dei questionari somministrati agli stakeholders della comunità portuale dello scalo ionico. Il Capitolo V del Pot esamina, infatti, la mission e gli obiettivi strategici dell’Autorità di sistema portuale che sono emersi quali interessanti opportunità di sviluppo e implementazione in linea con i risultati dell'analisi Swot/Tows».
Nello specifico, la matrice Tows ha permesso di identificare le opzioni che si riferiscono a una diversa combinazione di fattori endogeni (punti di forza e di debolezza) e fattori esogeni (opportunità e minacce). Questo nell’ottica di offrire una chiave di lettura oggettiva e al tempo stesso strategica degli elementi di competitività su cui la nuova programmazione dell’Ente è incentrata ed allineata con le prospettive di sviluppo del sistema portuale ionico.
«Il percorso intrapreso verso il nuovo Pot – afferma il presidente, Sergio Prete - ha sicuramente beneficiato di quanto già capitalizzato dall’Ente nel precedente triennio, durante il quale l’Autorità di sistema portuale ha condotto la propria mission istituzionale promuovendo iniziative e progettualità che hanno aperto il porto a diversi e rinnovati scenari e nuovi approcci di governance. Guardando al nuovo triennio, l’Authority, tenuto anche conto della progressiva riduzione dei traffici industriali, proseguirà nella propria determinata azione indirizzata alla creazione di valore pubblico, contribuendo alla generazione di nuove opportunità ed iniziative ed intercettando ogni elemento in grado di sostenere occasioni di crescita, non solo in termini di sviluppo economico ma anche in ambito energetico-ambientale e tecnologico con i conseguenti riflessi di natura sociale, culturale e turistico».