TARANTO - «Per una mammografia nei presidi Asl di Taranto, la prenotazione sarebbe possibile solo nel febbraio 2025. Per una Tac o una risonanza magnetica con o senza contrasto è meglio cercare fuori provincia perché ai Cup (Centri di prenotazione) tarantini questi esami diagnostici sembrano ormai in overbooking. Per una colonscopia gli assistiti dell’Asl di Taranto dovranno attendere aprile 2024 (più di un anno) ed è meglio che abbandonino ogni speranza se necessitano, invece, di visita oculistica, cardiologica o Ecg». E’ quanto hanno denunciato, in una conferenza stampa, lo Spi Cgil di Taranto e la segreteria confederale della Cgil, che annunciano «battaglia sia su tempi previsti dalla legge per visite e prestazioni sanitarie, sia per il ricorso alla modalità in intramoenia».
Si tratta in tutti i casi, ha spiegato Paolo Peluso, segretario generale dello Spi Cgil di Taranto, «di visite ed esami programmabili, ma ben oltre i 30, 60 o 180 giorni previsti per legge. Da tempo siamo impegnati su questo fronte, ma oggi vogliamo passare dalle dichiarazioni d’intenti ai fatti, offrendo una consulenza legale a tutti coloro che pensano di poter essere vittime delle cosiddette liste d’attesa, perché il diritto alla salute è presupposto di una società civile che in questo caso discrimina anche sul fronte dell’accessibilità economica ai servizi».