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Esercitazione con quattro portaerei: la «Cavour» in partenza da Taranto

Esercitazione con quattro portaerei: la «Cavour» in partenza da Taranto

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Esercitazione con quattro portaerei: la «Cavour» in partenza da Taranto

Manovre congiunte con la «De Gaulle» (Francia), «Queen Elizabeth» (G.B.) e «Bush» e «Ford» (Usa)

Sabato 19 Novembre 2022, 13:15

TARANTO - La portaerei «Cavour», al comando del capitano di vascello Enrico Vignola, leverà le ancore nelle prossime ore dal porto di Taranto per dirigere in Mediterraneo e ricongiungersi alle portaerei «Bush» degli Stati Uniti e «De Gaulle» della Francia per una esercitazione navale congiunta tra i tre Stati membri della Nato.

A darne notizia, nei giorni scorsi, era stato il comandante in capo della squadra navale, l’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis. Intervenendo a Taranto alla celebrazione dei 50 anni di Maricentadd, il Centro di addestramento aeronavale che certifica la prontezza operativa degli equipaggi delle navi della Marina militare, l’ammiraglio De Carolis aveva annunciato che la portaerei di lì a poco, sarebbe stata impegnata in questa importante attività addestrativa necessaria per testare le procedure e cooperare con le Marine alleate.

La notizia ieri è stata confermata dalla vice portavoce del dipartimento della Difesa statunitense, Sabrina Singh, che, nel corso di una conferenza stampa, ha fornito anche ulteriori dettagli. Singh ha spiegato che all’operazione, che rientra nelle normali attività già programmate da tempo, partecipano le portaerei «Charles de Gaulle» della Marina francese; la britannica «Queen Elizabeth»; le americane «George HW Bush» e «Gerald R. Ford» e l’italiana «ITS Cavour». L’esercitazione si svolgerà su due fronti differenti: il Mediterraneo e l’oceano Atlantico. In queste ore la portaerei «Bush» è ancora in Adriatico, il 29 sarà nel Golfo di Napoli; «De Gaulle» è salpata da Tolone pochi giorni fa. Si ricongiungeranno al «Cavour» che ad inizio settimana partirà da Taranto. La «Ford», invece, incrocia in Atlantico nei pressi della Penisola Iberica così come la «Queen Elizabeth». La «Gerald Ford» è considerata la più grande nave da guerra del mondo, funziona ad energia nucleare ed è lunga più di 335 metri.

«Queste operazioni rappresentano un’opportunità per le nazioni alleate di coordinare forze combattenti credibili nell’area euro-atlantica, mettendo in mostra la coesione e l’interoperabilità della Nato», ha insistito Singh.

La vice portavoce, che ha evitato di usare la parola “manovre” riferendosi alle operazioni, non ha chiarito quanto dureranno o se sono state motivate da qualche evento specifico, limitandosi a insistere sul fatto che si tratta di qualcosa che era già stato pianificato da diverso tempo.

Lo stesso ammiraglio De Carolis a Taranto aveva già specificato che si tratta di normali esercitazioni svolte nell’ambito delle Marine della Nato per testare le procedure comuni e l’interoperabilità tra i diversi sistemi. «L’addestramento congiunto - aveva concluso il comandante in capo della squadra navale -, è un denominatore comune delle nostre attività».

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