TARANTO - Programma di rigenerazione per il quartiere Paolo VI, ora si passa alla seconda fase. Nei giorni scorsi, il Comune di Taranto ha sottoscritto quello che, in gergo, si chiama atto d’obbligo. Che, per dirla in sintesi, è una sorta di convenzione che regola i rapporti tra il soggetto beneficiario del finanziamento ministeriale da 15 milioni (il Municipio) e il soggetto attuatore (l’Arca ovvero l’ex Iacp). Che, a questo punto, potrà procedere con la progettazione dell’internto sperando di rispettare i termini previsti dal programma denominato «Pinqua».
Nel corso del 2021, infatti, l'Amministrazione comunale di Taranto, guidata dal sindaco Rinaldo Melucci, si era aggiudicata due progetti del bando PinQua per 30 milioni, e così anche Paolo VI avrà il suo grande piano di riqualificazione.
Erano stati, infatti, finanziati entrambi i progetti che l’Amministrazione comunale tarantina aveva candidato al bando “PinQua - Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare”.
In totale, l’esecutivo guidato dal sindaco Rinaldo Melucci ha portato a casa 30 milioni di euro, 15 milioni per ogni intervento, che serviranno a progettare e realizzare azioni strategiche di rigenerazione urbana per migliorare la qualità della vita, appunto, in porzioni importanti dei quartieri Paolo VI e Città Vecchia.
Quei progetti, per dirla tutta, erano stati il frutto di un lavoro corale, che aveva coinvolto diverse direzioni e assessorati, l’Urban transition center, il Talab di Asset, all’esito di un percorso di partecipazione mirato a cittadini e portatori di interesse, con il contributo di Regione, Arca Jonica.
In particolare, a Paolo VI, il progetto prevede l’efficientamento energetico e la ristrutturazione di più di 150 alloggi popolari, la creazione di un enorme parco con orti di comunità e una foresta urbana, attrezzato con aree per lo sport e per il tempo libero delle famiglie, la realizzazione di nuove piste ciclabili, il recupero dell’ex mercato coperto, per trasformarlo in un centro polifunzionale di quartiere, e soprattutto la costruzione di un asilo H24 per venire incontro alle esigenze dei genitori che vivono o si recano per lavoro nel quartiere.
In Città Vecchia, invece, con queste risorse sarà possibile riaprire al pubblico la fruizione del comparto circostante scaletta Calò, oggi murato, contestualmente alla ristrutturazione di un antico palazzo nobiliare da destinare ad alloggi per studenti universitari e alla sistemazione delle aree esterne delle case popolari di via Garibaldi.
Queste misure, che prevedono tra l’altro la compartecipazione del privato, si aggiungeranno alle altre già disponibili per entrambi i quartieri, in particolare per Città Vecchia dove è già operativo il piano “Isola Madre”.