Sabato 06 Settembre 2025 | 12:51

Manduria, primario morto in corsia: Procura acquisisce documenti su turni

 
Federica Marangio

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Federica Marangio

Manduria, tragedia in ospedale: medico muore in corsia stroncato da malore, era in turno da 24 ore

Il provvedimento dell’Asl di Taranto. Il presidente della Federazione dell'Ordine dei Medici Anelli: «Inaccettabile»

Sabato 23 Luglio 2022, 13:42

18:45

I carabinieri hanno acquisito documenti, tabulati, orari e turni di servizio nell’ospedale Giannuzzi di Manduria, riferiti all’attività del medico Giovanni Buccoliero, il 61enne stroncato da un arresto cardiaco giovedì scorso mentre faceva il giro delle visite ai pazienti. È stata avanzata l’ipotesi secondo la quale la morte del professionista possa essere collegata allo stress correlato al lavoro dopo che le organizzazioni sindacali hanno parlato di «turni massacranti» per gli operatori sanitari. L’acquisizione dei documenti è stata disposta dal procuratore di Taranto, Eugenia Pentassuglia, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta, al momento senza indagati. Intanto, la Cgil di Taranto ha annunciato un presidio che si terrà mercoledì 27 sotto la sede dell’Asl, in viale Virgilio. «La situazione della sanità tarantina - afferma il segretario provinciale Paolo Peluso - meritava di essere approfondita immediatamente, mentre siamo ancora in attesa di una convocazione da parte dell’Azienda sanitaria di Taranto a cui all’indomani della tragica scomparsa del medico del Giannuzzi di Manduria, avevano chiesto di far presto. Per questo credo che si debba passare alla mobilitazione per evitare che la condizione di allarme che vive il bisogno di salute del territorio, possa pian piano scomparire dai radar».

L’acquisizione degli atti, a quanto si apprende, fa parte di verifiche preliminari avviate dai carabinieri su richiesta della Procura di Taranto, che sta vagliando la vicenda. Al momento, però, precisano fonti vicine alle indagini, non è stato aperto alcun fascicolo né formalizzata una ipotesi di reato. L’eventuale apertura di una inchiesta sulla morte del medico sarà valutata all’esito di questi accertamenti preliminari sulla documentazione acquisita in ospedale. «Pronti alla mobilitazione in assenza di risposte», sottolineano il segretario generale Uil Fpl Emiliano Messina e Cosimo Lodeserto e Nicola Amati per la Uil Fpl Medici, scrivendo al direttore generale dell’Asl di Taranto Gregorio Colacicco e ribadendo la richiesta di «un incontro urgente sulle condizioni di lavoro e sui turni di servizio del personale».

Per fare chiarezza sul decesso e sui carichi di lavoro che gravavano sul dottor Giovanni Buccoliero, medico stroncato da un malore mentre si trovava in servizio al «Giannuzzi» di Manduria, l’Asl di Taranto ha insediato, su volontà del direttore generale Gregorio Colacicco, una commissione interna il cui coordinamento è affidato al direttore sanitario Aldo Sante Minerba.

«Sono stato il primo a recarmi in ospedale e alla camera mortuaria per testimoniare il dolore dell’Asl tutta per la perdita di un collega come pochi», commenta il direttore Colacicco che ha mostrato sin da subito la sua vicinanza, insediando una commissione interna volta a fare chiarezza e costituita da figure chiave, tra cui il responsabile della sicurezza sul lavoro, un medico legale, un dirigente amministrativo dell’area personale.

Intanto proseguono incessantemente i messaggi di cordoglio allo stimatissimo dottor Buccoliero. «Persona gioviale, affabile e sempre disponibile per i suoi pazienti, per il personale sanitario, per i colleghi tutti - si legge in una nota della Cisl Fp di Taranto -. Sarà certamente necessario fare piena luce sulle cause del decesso, a partire dall’ipotesi di stress correlato al lavoro. In ogni caso e pur nel rispetto del lutto, la Cisl Fp reputa oltremodo necessario riflettere e rilanciare nelle sedi opportune questi che sono gli esiti dello scempio che si consuma quotidianamente nella Asl Taranto, a cominciare dalle oggettive, pessime condizioni di lavoro, dalla carenza di organico, dai tagli orizzontali operati dalla Regione Puglia, dal precariato generalizzato, dalle mancate assunzioni». E ancora: «È per rispettare la memoria del dottor Buccoliero - seguita la nota - che come Cisl Fp abbiamo chiesto un incontro urgente con il management della Asl Taranto, al fine di rimuovere qualunque criticità nell’offerta sanitaria pubblica, per scongiurare altre, inaccettabili morti sul lavoro. Sono questioni, queste ultime, più volte denunciate dalla Cisl Fp e finora rimaste inascoltate, con gravissime ripercussioni sull’intero sistema sanitario territoriale e pugliese, oltretutto in un contesto persistente di pandemia laddove una determinata narrazione mitologica aveva rappresentato il personale sanitario come “eroi del nostro tempo”, anziché come persone motivate dal senso del dovere, in un contesto di organizzazione sanitaria pubblica allora come ora profondamente inefficace rispetto alla domanda e, dunque, da ricontrattare socialmente».

Anche il presidente della Federazione nazionale dell’Ordine dei Medici Filippo Anelli esprime vicinanza alla famiglia del medico, al presidente Cosimo Nume e alla comunità medica tarantina. «Inaccettabile. Laddove le carenze di personale sono gravi, è meglio chiudere l’ospedale e concentrare i professionisti nelle altre strutture, piuttosto che assistere a conseguenze drammatiche». Con queste parole Anelli ha ricordato in apertura del consiglio nazionale, in corso a Roma, la tragica scomparsa del dottor Buccoliero. «La sicurezza sul lavoro è, per tutti, un diritto costituzionalmente tutelato - ha aggiunto Anelli -. Per i medici, deve esserlo a maggior ragione, perché è presupposto della sicurezza delle cure. Abbiamo sollevato quella che abbiamo definito la “Questione medica”, al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, in una conferenza dedicata. È inaccettabile che siano gli operatori sanitari a scontare questi errori con la salute e, persino, con la vita».

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