TARANTO - Un impiegato dello stabilimento Leonardo di Grottaglie (Taranto) è risultato positivo al Covid-19. Lo rende noto la Fiom Cgil che ha ricevuto - al pari degli altri sindacati - comunicazione da parte dell’azienda. Inizialmente si parlava di un caso sospetto e il lavoratore, a quanto si apprende, era stato collocato in smart working. Poi è giunta la notizia che il tampone è risultato positivo. I contatti stretti ora sono in isolamento fiduciario e il luogo di lavoro è stato sanificato. In una nota congiunta, il segretario generale della Fiom di Taranto, Giuseppe Romano, e il segretario di settore Fiom Leonardo, Roberto Clemente, sottolineano che «in una fase di ripresa massiccia dei contagi, l'azienda Leonardo, a Grottaglie, ha calato di molto l'attenzione sul tema e sta gestendo in maniera pessima le misure di prevenzione ed il flusso delle informazioni con le Rappresentanze sindacali dirette e dell’appalto, e quindi nei confronti dei lavoratori». I due rappresentanti sindacali osservano che «lo scaglionamento degli orari di ingresso, il gel disinfettante nei dispenser, la distribuzione dei Dpi (dispositivi di protezione individuale), le misure preventive atte ad evitare gli assembramenti nei luoghi comuni (nello specifico gli spogliatoi) ed infine l’informazione continua al comitato Covid, sono ormai un ricordo lontano e sono azioni abbandonate nei fatti da Leonardo. Nonostante tutto ciò è previsto dai protocolli anti-contagio nei luoghi di lavoro».
La Fiom ha sollecitato «nuovamente - concludono - l’ente preposto al controllo e siamo al terzo sollecito. Siamo certi che lo Spesal-Asl di Taranto non soffra di alcun timore reverenziale e quindi non sia impossibilitato ad intervenire nei confronti di Leonardo. In caso di mancato intervento, saremo costretti ad interpellare l'Autorità Giudiziaria».
