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Migranti, Open Arms a Taranto: al via le operazioni di sbarco, a bordo 26 minori

 
Redazione online

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Migranti, all'Open Arms è stato assegnato Taranto come porto di sbarco

L'appello del comune: 'servono bustine di the, di zucchero e bicchieri'

Lunedì 25 Novembre 2019, 09:05

26 Novembre 2019, 11:54

TARANTO -  Ha attraccato al molo san Cataldo del porto di Taranto la nave della ong spagnola Open Arms dalla
quale stanno per sbarcare i 62 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel tratto di mare fra Italia e Libia. Secondo quanto
dichiarato nelle ultime ore dal capo missione Riccardo Gatti, a bordo ci sarebbero 26 minori di cui 24 non accompagnati, un
giovane avrebbe ferite d’arma da fuoco e ci sarebbero persone con forti ustioni.

«Le persone che arrivano saranno assistite dalla macchina dell’accoglienza delle istituzioni locali ormai rodata. Dopo le prime cure e l’identificazione, gli eventuali minori non accompagnati - spiega il Comune di Taranto - saranno distribuiti nelle strutture dislocate nel territorio nazionale. Chi si occupa della accoglienza chiede solo bustine di the, di zucchero e bicchieri da lasciare presso la Chiesa Corpus Domini».

Inizialmente erano 73 le persone a bordo della nave, ma 11 migranti domenica scorsa sono stati trasferiti ad Augusta. Si tratta di bambini con le famiglie e alcuni feriti. A Taranto si è attivata la macchina dell’accoglienza coordinata dalla Prefettura e dal Comune con in supporto del 118, della Croce Rossa, delle forze dell’ordine, della Capitaneria di porto, della Polizia locale e delle associazioni di volontariato. I migranti, dopo le cure mediche e l’identificazione all’hotspot, saranno suddivisi in base al preaccordo de La Valletta, secondo quanto precisato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dopo la concessione del porto di sbarco da parte del Viminale alla Open Arms. I minori non accompagnati, che verranno inizialmente presi in carico dal Comune di Taranto, saranno distribuiti nelle strutture dislocate nel territorio nazionale.

Sono provati i volti dei 62 migranti sbarcati dalla Open Arms a Taranto, e solo alcuni di loro hanno accennato a un sorriso dopo aver toccato terra. Ai volontari e mediatori hanno riferito di avere affrontato «un viaggio da incubo». Alcuni migranti, che presentavano ferite e ustioni, sono stati medicati dal personale del 118. I 24 minori non accompagnati che erano a bordo sono stati presi in carico dal Comune di Taranto in attesa del successivo smistamento in altre strutture italiane.
Dopo lo sbarco tutti i migranti sono stati trasportati nell’hotspot di Taranto per le procedure di identificazione e nelle prossime ore saranno ricollocati secondo i preaccordi di Malta.

L'ANNUNCIO VIA TWITTER - «Assegnato Taranto come porto di sbarco per le 62 persone a bordo Open Arms. Impossibile muoverci prima di domani a causa condizioni meteo». Lo scrive sul suo profilo twitter l’organizzazione non governativa. 

Dopo Taranto, poi, il Viminale ha assegnato il porto di Pozzallo alla Aita Mari, la nave della Ong spagnola 'Salvamento Marítimo Humanitario' che ha a bordo 78 migranti soccorsi al largo della Libia.

Per entrambe le navi, sottolinea il ministero, "è stata avviata la procedura per la ricollocazione a livello europeo dei migranti". La richiesta "è stata presentata congiuntamente" dai quattro paesi che hanno firmato il pre-accordo de La Valletta: Italia, Germania, Francia e Malta.

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