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Mittal, ministro Fioramonti: «Spero venga rimossa immunità penale»

 
Redazione online

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Da Bruxelles rincara anche il Movimento 5 Stelle: «Nessuna azienda al mondo beneficia di immunità»

Lunedì 21 Ottobre 2019, 11:32

17:55

«Resto contrario a qualunque tipo di immunità e mi auguro che venga rimossa il prima possibile. Il percorso parlamentare è già cominciato e quindi c'è da sperare che si possa fare in tempi rapidi». Lo ha dichiarato a Taranto il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, parlando con i giornalisti dello scudo penale per i gestori di ArcelorMittal, in occasione della presentazione del progetto P-TECH di IBM.

«Non è un mistero - ha aggiunto il ministro - che io sia stato sempre contrario all’immunità penale ai gestori del Siderurgico. Io ritengo addirittura il modello siderurgico rappresentato da Ilva insostenibile anche dal punto di vista finanziario».
«Avrei preferito subito - ha concluso - una riconversione economica accelerata, una visione diversa per lo sviluppo di Taranto che comunque sta cominciando e oggi ne portiamo una testimonianza».

M5S: NESSUNA AZIENDA AL MONDO BENEFICIA DI IMMUNITA' PENALE - «Nessuna azienda al mondo beneficia di una immunità penale come quella accordata ad ArcelorMittal, figuriamoci poi l’acciaieria più grande d’Europa e l’unica a ciclo integrale. Nessun ricatto può essere accettabile per lavoratori e cittadini che hanno già pagato un prezzo troppo alto». Così in una nota gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle.

«Se vogliamo essere davvero in linea con quanto il M5S sta portando avanti in Europa, dove siamo capofila della battaglia contro il cambiamento climatico, allora dobbiamo essere coerenti e investire in una transizione ecologica che a Taranto vuol dire riconversione economica del territorio - continua la nota - Investimenti di questo tipo, proprio grazie alle nostre battaglie, potrebbero a breve essere esclusi dalle tenaglie del Patto di stabilità. Il futuro è questo. Con Tri.0 (questo il nome del progetto sulla riconversione economica e sociale del territorio jonico, ndr) abbiamo dimostrato che è possibile. Ma dobbiamo avere il coraggio di seguirlo ovunque, in Puglia come in Europa».

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