TARANTO - La Procura di Messina ha iscritto nel registro degli indagati, per abuso d’ufficio, il procuratore di Taranto Carlo Capristo. Le accuse si riferiscono all’epoca in cui il magistrato era a capo della Procura di Trani e riguardano la vicenda dell’esposto anonimo su un presunto complotto contro l'Eni e il suo ad Claudio Descalzi recapitato alle procure di Trani e Siracusa.
«Sono stato già interrogato dai colleghi di Messina alcune settimane fa alla presenza del mio difensore e ho rappresentato loro la correttezza del mio operato». Lo afferma il procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo, indagato a Messina per abuso d’ufficio per fatti risalenti a quando dirigeva la Procura di Trani sulla gestione di un esposto anonimo su un presunto complotto contro l’Eni e il suo Ad Claudio Descalzi. «Nessuno poteva immaginare all’epoca alcun preordinato depistaggio», sottolinea Capristo.
«Quando giunsero gli anonimi a Trani - spiega Capristo - furono assegnati a due sostituti che si occuparono dei doverosi accertamenti sulla loro fondatezza».
«Successivamente - rileva - venne formalizzata una articolata richiesta del fascicolo dal PM di Siracusa. La richiesta fu analizzata dai due sostituti che con apposita relazione mi rappresentarono che gli atti potevano essere trasmessi. Vistai la relazione e disposi la trasmissione del fascicolo al Procuratore di Siracusa. Nessuno poteva immaginare all’epoca alcun preordinato depistaggio».