TARANTO - lla fine il sorriso ha dovuto cedere, per un attimo, alla commozione e alle lacrime di felicità. Taranto, ancora una volta, ha festeggiato Roberta Vinci. Stavolta per restituirle tutto. Per ridonarle i trofei e le onorificenze che le furono rubate dalla casa dei genitori. Affinché le vittorie lascino un segno tangibile.
L’iniziativa, promossa dal vicepresidente della Provincia, Raffaele Gentile e approvata dal Consiglio Provinciale, ha trovato il pieno sostegno della Prefettura e del Comune di Taranto. Ieri sera è arrivato il momento della cerimonia di consegna, ospitata nel salone di Rappresentanza di Palazzo del Governo.
Hanno presenziato, oltre a Gentile, il Prefetto Donato Cafagna, e l’assessore comunale allo sport, Fabiano Marti. Presenti, nel pubblico, i famigliari di Roberta Vinci e le massime istituzioni religiose, militari e sportive della città.
La serata, condotta dalla giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Maristella Massari, è iniziata con i saluti dei rappresentanti istituzionali. «L’appuntamento di oggi - ha sottolineato il Prefetto Cafagna - è allo stesso tempo un risarcimento e una testimonianza d’affetto per venti anni di successi straordinari: un’avventura umana che merita di essere valorizzata. Ci auguriamo che Roberta possa diventare la testimonial dello sport nel nostro territorio, affinché nascano tanti altri campioni in grado di donarci identiche soddisfazioni».
L’assessore Marti, appassionato di tennis, ha ricordato: «Anch’io, come Roberta, sono cresciuto sui campi del Circolo Tennis Taranto. La nostra giocatrice, oltre a regalarci tante emozioni, ha sempre sottolineato le sue origini. Ci sentiremo presto: è un esempio da seguire per tutti i giovani».
Gentile, vice presidente della Provincia, ha rimarcato con entusiasmo la storia sportiva della campionessa tarantina e ricordato i suoi maggiori successi, dai dieci tornei Wta vinti in singolare alle quattro Fed Cup conquistate con la Nazionale. «I suoi successi - ha dichiarato - ci hanno aiutato a stare insieme. Non ha mai smesso di sostenere le battaglie a favore del territorio. Proporremo all’Università di Bari di insignirla con la laurea honoris causa in Scienze Motorie».
Subito dopo Roberta Vinci ha ricevuto il Sigillo della Provincia di Taranto, il diploma dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, le medaglie di Cavaliere e Commendatore della Repubblica.
«Sono felice di essere qui - ha chiosato Roberta Vinci - : quando mio padre mi raccontò del furto subìto in casa ho vissuto un momento molto triste. Ma oggi essere qui è un sogno che mi ripaga di tutto. Ho i brividi». La voce si incrina per l’emozione. E’ la festa più bella per un’atleta che ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport italiano.