BARI - Nasce una trattativa per la cessione del Bari? Sembra di no, almeno per il momento. Nelle ultime ore, voci ricorrenti si sono rincorse nella città del pallone su un dialogo in corso tra la famiglia De Laurentiis e la Grimaldi Group, multinazionale specializzata nella produzione di veicoli per il trasporto marittimo, leader nel settore e riconosciuta da una solidissima tradizione. Si è sussurrato di un affare già avviato e addirittura prossimo agli incontri decisivi per un passaggio di proprietà.
In realtà, almeno per ora, non si avrebbero concreti riscontri né di un interesse del gruppo Grimaldi, né di una trattativa esistente per un’eventuale vendita della società biancorossa. Facile, tuttavia, intuire che da un lato la città, delusa dall’attuale torneo e smaniosa di coltivare ben altre ambizioni, spinga per una svolta radicale, così come dall’altro è fondamentale che la proprietà illustri nei particolari come intenda proseguire il suo progetto e se intenda effettivamente approdare ad una dismissione del Bari nel prossimo futuro: basti ricordare che lo stop all’istituto della multiproprietà è fissato al 30 giugno 2028, così come in ogni caso non è permesso tenere due club nel massimo campionato. Ed una delle piazze più appassionate d’Italia certo non intende restare a lungo in B.
Ieri, intanto, i biancorossi hanno cominciato la preparazione al match di sabato con il Cosenza: scontate le assenze degli infortunati Maiello e Diaw, mentre è da valutare la situazione di Menez. Tornerà a disposizione, invece, Sibilli che ha scontato il turno di squalifica. Ieri, infine, è stato presentato nella sala consiliare di Palazzo di Città, il «Calendario del Museo del Bari Calcio 2024», realizzato dall’Associazione Museo del Bari con il patrocinio dell’assessorato comunale allo Sport, del Centro Sportivo Educativo Nazionale (Csen) e della Lega Nazionale Dilettanti Puglia. Come per l’edizione dello scorso anno, ogni mese è accompagnato dalla fotografia di una maglia storica del club accanto a un monumento identitario della città. L’iniziativa ha anche un intento benefico e solidale: parte del ricavato del calendario 2024 sarà destinata alla parrocchia del Redentore, nel quartiere Libertà, e alla chiesa della Resurrezione, nel rione Japigia.
