PUGILATO - «Fa parte del gioco, questo è uno sport in cui si prendono pugni in faccia, non si lancia una pallina. Daniele è un atleta forte e tenace ma ha le fragilità di tutti gli uomini». A parlare all’Ansa è Alessandro Cherchi, promoter di Daniele «King Toretto» Scardina, il pugile 30enne che ora è ricoverato in coma dopo un malore accusato al termine di una sessione di allenamento alla palestra «FitSquare» di Buccinasco (Milano) e una operazione d’urgenza.
«La sconfitta con De Carolis lo ha segnato, era un pò smarrito», continua Cherchi, legato professionalmente al pugile dal 2019, quando «King Toretto» è rientrato in Italia dopo gli anni trascorsi negli Stati Uniti e a Santo Domingo. La sconfitta nell’incontro per il titolo intercontinentale Wbo dei Supermedi era arrivata il maggio scorso contro il 37enne Giovanni De Carolis, ex campione del mondo. Sul ring dell’Allianz Cloud di Milano, lo stesso dove il prossimo 24 marzo scorso Scardina avrebbe combattuto di nuovo, ha perso per ko tecnico al minuto 2.48 della quinta ripresa. «Daniele aveva avuto difficoltà a rientrare nel peso previsto ma ce l’aveva fatta. Il problema è che era arrivato un pò scarico, fisicamente svuotato. La sconfitta, la prima in carriera dopo 20 incontri, è stata uno spartiacque, anche perché ha dovuto gestire l’onda degli haters. In più ha segnato la fine del rapporto con lo storico allenatore americano e la decisione di prepararsi nella palestra di Buccinasco».
Ha scelto Ermes Di Francesca (esperto preparatore e coach di altri campioni come Giorgio Petrosyan) e la «FitSquare» dove ieri sera Scardina ha avuto il malore al termine di una normale sessione di sparring partner con un professionista di origini egiziane.
«Daniele si stava rimettendo in forma in vista dell’incontro del 24 marzo, si stava ricostruendo per combattere in una nuova categoria con un peso maggiore. Forse ultimamente ha stressato troppo il corpo, magari semplicemente non si è idratato quanto avrebbe dovuto. Non era sicuramente prevedibile, nessuno mi ha comunicato di episodi precedenti o di allarmi».
Cherchi viene da una storica famiglia di pugili e promoter, è stato a sua volta boxeur con un ruolino di 29 incontri. Sa bene cosa significa prendere colpi dentro e fuori dal ring. «Avevamo annunciato la rivincita con De Carolis a gennaio, poi l’abbiamo spostata all’inizio di marzo ma alla fine è saltata perché Daniele non riusciva a rientrare nel peso. Certo è stato un problema per i contratti ma può succedere, gli sono stato accanto perché lo rispetto come uomo e atleta. Si parla del pugilato solo quando ci sono i grandi successi o le tragedie come questa, ma come tutti gli sport è fatto di fatica quotidiana, impegno e fragilità».
Messaggio Diletta Leotta per Scardina: «Forza Dani»
Diletta Leotta ha voluto dedicare un pensiero al suo ex fidanzato Daniele Scardina anche in chiusura del suo collegamento dall’Allianz Stadium dove ha seguito per Dazn il derby fra Juventus e Torino. «Permettetemi un momento - ha detto la giornalista tv -, voglio mandare un saluto e un forte abbraccio a Daniele Scardina. Forza!».
(Ansa Foto - INSTAGRAM DILETTA LEOTTA)
«Forza Dani». Diletta Leotta, in un messaggio postato tra le storie sul suo profilo Instagram, esprime il suo sostegno a Daniele Scardina, il pugile suo ex fidanzato ricoverato in gravi condizioni in ospedale dopo un malore in allenamento, corredandolo con un’emoticon con le mani giunte in segno di preghiera.
Scardina, Rossi: guarisci presto
«Siamo in apprensione per lo stato di salute dell’amico Daniele Scardina, è un giovane pugile e speriamo si riprenda presto».: l’augurio è di Antonio Rossi, pluricampione olimpico di canottaggio sottosegretario della Lombardia ai grandi eventi sportivi, che ne ha parlato a margine della presentazione delle vento The Arena presente anche il campione del mondo Iska (la International Sport Kickboxing Association) Mattia Faraoni.
«Mi auguro - ha detto Faraoni - possa tornare in salute il più presto possibile, che vada tutto per il meglio e che i suoi sogni tornino a vivere. Spero possa raccontare che è stata solo una brutta esperienza, un brutto ricordo. Gli rivolgo un sincero in bocca al lupo».
Scardina: promoter, medici dicono che è stabile
«Abbiamo parlato con il medico, ci ha detto che il ragazzo è stabile, che ci vuole pazienza e dobbiamo pregare e basta». Lo ha detto Salvatore Cherchi, promoter del pugile Daniele Scardina, fuori dall’ospedale Humanitas, dove l’atleta è ricoverato in seguito a un grave malore per cui ieri è stato operato al cervello.
«L'intervento è riuscito - ha confermato il manager -, hanno asportato tutto il sangue ed è tutto pulito. Il problema adesso è la pazienza». Insieme al promoter, presente anche il professor Mario Ireneo Sturla, specialista in medicina dello sport e coordinatore sanitario nazionale della Federazione pugilistica.
«Nell’ambito di tutti gli sport ci possono essere problematiche relative a delle concussioni cerebrali dovute ad accelerazioni e decelerazioni - ha spiegato -, perché è sufficiente conoscere l’anatomia per sapere che ci sono queste vene a ponte che in seguito ad accelerazioni o decelerazioni brusche possono avere delle torsioni e produrre quelli che vengono chiamati ematomi sottodurali o emorragie cerebrali». Una condizione, questa, che può verificarsi «non soltanto nel pugilato, ma in qualsiasi tipo di sport». Su eventuali possibili cause, Sturla ha aggiunto che «basta un movimento brusco del capo per poter dare una torsione di queste vene a ponte e produrre un’emorragia».
Scardina, promoter: a fine allenamento stava bene
«Ieri Daniele si stava allenando come al solito, era in una sessione di sparring partner in preparazione per l’incontro del 24 marzo all’Allianz Cloud di Milano": è quanto ha raccontato all’Ansa Alessandro Cherchi, promoter di Daniele «King Toretto» Scardina, il pugile 30enne che ora è in coma alla clinica Humanitas di Rozzano dopo aver avuto un malore a fine allenamento nella palestra «FitSquare» di Buccinasco (Milano).
«Io non ero presente, ma ho ricevuto un video in cui lo si vede scendere dal ring senza problemi, dopo aver scambiato con un altro professionista di origini egiziane. Ride e scherza con gli altri, fa ancora un pò di 'vuotò (tecnica pugilistica senza un avversario, ndr) poi va via verso gli spogliatoi. Nessuna avvisaglia di malori. Per di più non era andato ko».
A quel punto, secondo la ricostruzione dei presenti, Scardina ha accusato un dolore all’orecchio e poi è crollato al suolo.
Scardina, promoter: l'operazione è andata bene
«Ci hanno detto che l'operazione di ieri sera è andata bene, stamattina alle 7 ci hanno confermato che il quadro era stabile, ma ora bisognerà aspettare le 48 ore canoniche per il risveglio». E’ quanto ha raccontato all’Ansa Alessandro Cherchi, promoter di Daniele Scardina, il pugile ora in coma alla clinica Humanitas.
«Fa parte del gioco - continua Cherchi - questo è uno sport in cui si prendono pugni in faccia, non si lancia una pallina. Ma le cause possono essere tante, magari Daniele era stressato in questa fase della preparazione atletica. Ogni caso è a sé, non dobbiamo aspettarci ogni giorno un pugile in coma».
Stamattina alla palestra di Buccinasco l’aria è cupa, i corsi di pugilato non sono ancora iniziati, ma in tanti conoscono Scardina, diventato un punto di riferimento umano e sportivo per molti ragazzi della zona.
«Le palestre dove si praticano sport di contatto non sono luoghi di violenza ma isole per creare occasioni», commenta uno degli allenatori di cross fit mentre alcuni allievi si stanno già scaldando. Alle sue spalle un’intera parete di articoli e riconoscimenti per la palestra.