Quando il Cobra Kai è eliminato dalla Valley, i sensei e gli studenti devono decidere se e come gareggeranno nel Sekai Taikai, il campionato del mondo di karate. «Cobra Kai», la serie statunitense sequel di «Karate Kid», sbarca oggi con la sesta stagione su Netflix. L’opera che vede una regia corale (più firme dietro la macchina) si presenta con un abito rinnovato dagli ultimi cinque episodi che costituiscono la terza parte di un totale di quindici «puntate». Dunque «Cobra Kai» è alla sue resa finale.
La seconda parte della serie si era conclusa con il torneo internazionale di karate Sekai Taikai, dove i ragazzi del Miyagi-do, guidati da Daniel LaRusso (Ralph Macchio) e Johnny Lawrence (William Zabka), si sono trovati ad affrontare John Kreese (Martin Kove). Quest’ultimo ha trasformato un dojo giapponese in un nuovo Cobra Kai, attirando Tory Nichols (Peyton List) dalla sua parte. Tra colpi di scena ed eventi al cardiopalma, la seconda parte ha messo le carte in tavola per mostrare una conclusione epica. Il torneo si è trasformato in un vero caos quando il capitano del Cobra Kai, Kwon (Brandon H. Lee), ha avuto uno scontro con Robby LaRusso (Griffin Santopietro) e Miguel Diaz (Xolo Maridueña), scatenando una serie di duelli tra adulti e ragazzi. Kwon ha perso la vita in un incidente mentre tentava di uccidere Axel (Patrick Luwis), sotto gli occhi di un mondo intero che stava seguendo il torneo. L’atto finale di «Cobra Kai» (raduno o associazione il suo significato) affronterà le conseguenze della morte di Kwon e il suo impatto sulla comunità delle arti marziali.