Attaccati alla terra dilaniata dai missili. La storia che viene raccontata oggi dal rotocalco «Mediterraneo» su Rai 3 dalle 12.25, è una vera storia di resilienza. Ci troviamo nell’Alta Galilea, la regione di Israele al confine con il Libano. Qui i viticoltori vivono di fatto in una zona confinata dalle guerriglie di una storia militare che non sembra riuscire a trovare la sua fine. Gli attacchi con i razzi sono quotidiani, il pericolo è continuo, ma i cittadini dell’Alta Galilea hanno deciso di non abbandonare le proprie terre e il proprio lavoro. Lo racconta il reportage «Viticoltori in guerra» che apre la nuova puntata di «Mediterraneo», la rubrica realizzata a Palermo dalla TgR Sicilia in collaborazione con le altre testate Rai, con le sedi di corrispondenza estere e con il canale francese France 3.
A seguire, sempre nella puntata odierna di «Mediterraneo», obiettivo sull’isola di Alicudi, la meno popolosa dell’arcipelago siciliano delle Eolie, dove si tramanda ancora l’antica leggenda delle donne volanti. Da decenni si avanzano le ipotesi più disparate: fenomeni meteorologici estremi, un fungo allucinogeno, suggestioni collettive. Si fa, poi, tappa su un’altra isola, quella di Malta, che non ha bacini di acqua dolce, né fiumi, laghi o sorgenti. Le risorse idriche arrivano dal mare e dalla tecnologia, con impianti di dissalazione sempre più sofisticati. Senza dimenticare tutti gli accorgimenti per risparmiare le riserve. Infine, in Spagna la visita al Teatro Real di Madrid, uno dei più grandi d’Europa. Ha più di duecento anni di storia, con i contributi dei maggiori architetti di ogni epoca.