Nel gennaio 2009, la Pastorelli fu condannata a tre anni e quattro mesi con le accuse di favoreggiamento della prostituzione ed estorsione. I giudici di secondo grado, invece, hanno ridotto la pena a tre anni, dichiarando il proscioglimento per un episodio di tentata estorsione, e riqualificando quella consumata in aggravante del reato di favore ggiamento. La donna fu arrestata nel dicembre del 2007 con l'accusa di aver gestitito due case d'appuntamento: una a Lecce, al civico 53 di via Casanello, e l'altra a Guagnano, in via Roma 25.
I carabinieri della compagnia di Campi Salentina, notificarono l'ordinanza di custodia cautelare anche al suo ex compagno, Pasquale Trevisi, 33 anni, pure lui di Guagnano. Secondo le indagini, condotte dal sostituto procuratore Guglielmo Cataldi, quei due appartamenti erano ben altro che semplici centri per massaggi: il che sarebbe stato provato da alcuni filmati prodotti dai carabinieri di Campi. I prezzi delle prestazioni offerte ai clienti oscillavano fra i 60 ed i 150 euro. Per quanto riguarda l'ipotesi dell'estorsione, invece, in un'occasione la Pastorelli avrebbe preteso il denaro da una delle sue massaggiatrici. L'imputata si è sempre proclamata innocente. E' difesa dagli avvocati Nicola e Tommaso Stefanizzo.