VALONA - Rinsaldare antichi rapporti ed esplorare nuove opportunità partendo dalla lingua comune delle origini. San Marzano di San Giuseppe, la più grande comunità arbëreshe in Italia, ha portato nel Paese delle Aquile un progetto di valorizzazione delle lingue minori, nell’ambito della missione destinata a celebrare e preservare le radici culturali delle comunità arbëreshë e a rafforzare le relazioni tra la Puglia e l'Albania.
Ieri mattina il salone della biblioteca universitaria di Valona «Ismail Qemali» ha ospitato la tavola rotonda «Le Parole delle Radici». Sono intervenuti Aurela Saliaj, rettrice Università di Valona, Monica Genesin, professoressa associata di Lingua e Letteratura Albanese, UniSalento; Giancarlo Vallone, professore di Storia delle Istituzioni politiche, UniSalento, Maria Teresa Alfonso ed Antonio Libardi, già dirigente ed attuale dirigente dell’ IC Casalini San Marzano di San Giuseppe, Monika Hasani, direttrice del Dipartimento di Lingua e Letteratura Albanese Università di Valona, Papas Nik Pace, parroco della Chiesa di rito bizantino «San Nicola di Mira» di Lecce. Ha inviato il suo intervento Vincenza Musardo Talò, storica e presidente del Centro Ricerche, Studi e Catalogazione del Beni Culturali di Puglia. Al termine dell’incontro, invece, gli studenti hanno animato il dibattito sul ruolo dei media nella diaspora e nei rapporti tra Arbëreshë, Puglia ed Albania al quale hanno partecipato Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo della Regione Puglia, il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza, Enrik Mehmeti, giornalista di Gazetari i News 24, Balkanweb, Gazeta Shqiptare dhe Rai, Gianmarco Sansolino, giornalista di Antenna Sud e Flora Xhemani Baba, direttore Travel Balkans Mag.
Nel corso dell'iniziativa è emerso che un gruppo di ricerca formato dalle università della Calabria, di Palermo, del Salento e di Venezia ha creato un archivio digitale che comprende dati linguistici, opere della letteratura italo-albanese ed altri testi e dati extra-testuali come mappe e fotografie per la costituzione di un atlante linguistico multimediale della varietà arbëreshe. Le comunità albanofone sono disseminate in sei regioni del Sud Italia tra le quali la Puglia. Quella di San Marzano di San Giuseppe è la più numerosa in Italia con i suoi 10.000 abitanti e conserva un patrimonio culturale di interesse nazionale. E proprio la Proloco di San Marzano, con il Comune, per coltivare la memoria storica si sono fatti promotori di una iniziativa al teatro «Petro Marko» di Valona dove ieri è stata inaugurata la mostra fotografica «Vej Kurore» a cura della Aps Pro Loco Marciana ed è andato in scena lo spettacolo teatrale «Vëj Kurorë - Prendere corona, Memorie da arbëresh», in costume e lingua arbëreshë che la Pro Loco Marciana ha prodotto per la prima volta nell’agosto del 2017.
In scena la memoria degli antichi rituali sociali e liturgici che animavano la settimana degli sposi nella comunità arbershe sammarzanese di un tempo. La scelta di proporre uno spettacolo sul matrimonio secondo il rito greco bizantino è scaturita dalla consapevolezza che l’oralità sia patrimonio culturale di comunità che hanno tramandato attraverso questa forma di narrazione la propria storia di generazione in generazione, trasferendo in questi racconti riti, usanze, e costumi. Ma soprattutto si tratta di un’ occasione unica nel panorama pugliese ionico per riscoprire le radici e le tradizioni di un popolo antico che si stanziò in Puglia e nel feudo di San Marzano di San Giuseppe nella prima metà del 1500.