BARI - Segretario Domenico De Santis, il Pd è stato il cardine della coalizione dei pugliesi. Si aspettava una maggioranza numericamente così larga e coesa nel voto del Bilancio in consiglio regionale?
«Questo è un bilancio dove viene fuori la coalizione che consegneremo al prossimo candidato o candidata per le prossime elezioni regionali. Siamo la prima regione italiana che applica la riforma Speranza, il dm 77. Abbiamo finanziato con 54 milioni l'accordo regionale con i medici di famiglia. Dal primo gennaio inizia una rivoluzione della sanità, più vicina ai cittadini. Ringrazio Piemontese per il lavoro fatto sull’apertura H12 degli studi dei medici di Famiglia. Mettiamo mano, con l'attività dell'assessore Pentassuglia, ad una questione che ci portiamo avanti da anni per i consorzi di bonifica sistemando le reti e garantendo l’acqua per il nostro sistema agricolo. Abbiamo messo in sicurezza il TPL grazie all’assessora Ciliento. Abbiamo investito sulla cultura, nei festival cinematografici, nelle fondazioni culturali, nelle imprese culturali, sul diritto allo studio. Abbiamo garantito la natura pubblica di Aqp».
Lo schema di questo campo progressista dai 5s ai riformisti renziani e calendiani è la traccia che consegnate ad Antonio Decaro candidato governatore per le prossime regionali?
«Abbiamo unito tutte le forze alternative al pessimo Governo Meloni. Un campo progressista solido in sintonia con gli alleati nazionali e le forze civiche».
Se però Decaro non scioglie la riserva…
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