«La Regione Puglia ha commesso errori nella scelta di alcuni interventi. Non si è discusso prima perché la maggioranza che governa la Regione non ha capacità di visione e condivisione e il partito guida della maggioranza ha abdicato al suo ruolo. La supplenza del presidente Emiliano in questo ruolo a volte non è sufficiente. Questa vicenda e il dibattito che ne è scaturito restituiscono la più nitida fotografia del dissolvimento politico della maggioranza che governa la Regione Puglia»: l’esclusione di opere essenziali per la messa in sicurezza della Statale 100, nel tratto di San Basilio e in quello conclusivo, dagli stanziamenti per i progetti connessi ai fondi Fsc, ha suscitato le nette proteste di Michele Mazzarano, consigliere regionale e presidente della Commissione Ambiente e Trasporti. Nella sua nota, l’esponente eletto nelle liste del Pd, registra come le difficoltà interne al centrosinistra possano alimentare corto circuiti anche su interventi strategici per la mobilità e la sicurezza dei cittadini. «Si tratta - ha spiegato Mazzarano - della strada più pericolosa della Puglia, che ha mietuto negli ultimi anni un numero elevato di vittime per incidenti stradali. Penso di poter affermare che, per gli obiettivi previsti di messa in sicurezza delle infrastrutture pugliesi, la SS100 meritava di essere considerata la priorità assoluta».
Polemici sulla definizione dei progetti degli Fsc scaturiti dal Patto per la Puglia anche i 5S: «L'esclusione di diversi Comuni pugliesi dall'assegnazione delle risorse derivanti dal recente Accordo per la coesione siglato dal governo Meloni, con la regia dell'ex ministro Fitto, e dal presidente della regione Puglia, Emiliano, deve essere chiarita al più presto». La posizione grillina e’ espressa dai parlamentari Leonardo Donno (segretario regionale pugliese) e Mario Turco. «I primi cittadini, e anche consiglieri regionali hanno evidenziato in particolare l'assenza di una visione strategica. Tutto ciò si traduce in uno sbilanciamento a favore di alcune amministrazioni e territori a svantaggio di altri», concludono i due esponenti contiani, dichiarando la disponibilità a far arrivare al governo una lista di interventi non rimandabili da realizzare con le risorse Fsc.