Michele Minchillo, 31 anni, chef stellato di Foggia ma da tempo residente a Crema, risponde di peculato e falso ideologico, ricettazione, riciclaggio, reimpiego di beni di provenienza illecita e autoriciclaggio. L’accusa della Procura di Bari, nata dagli approfondimenti dei finanzieri, è che lo chef stellato si sia fatto acquistare dal padre le attrezzature del ristorante con i soldi di Pugliapromozione. E infatti oggi i militari hanno eseguito il sequestro di denaro, di una cucina a gas, di frigoriferi, forno professionale e attrezzature da ristorazione che sarebbero state acquistate addebitando i costi all’agenzia del turismo della Puglia.
A metà del 2024 ha chiuso un ristorante di Crema che aveva conquistato anche una Stella Michelin, a causa di un «ambiente poco ricettivo e per nulla collaborativo». Nella città lombarda ci vive dal 2019, dopo essere stato a Dubai e a New York, affinando l'arte culinaria in un bistellato di Williamsburg. Oggi lavora anche come chef privato.