La green economy ha un un nuovo attore: si chiama «pneumatico fuori uso» che, oramai, non è più da considerarsi soltanto un rifiuto speciale non biodegradabile e altamente pericoloso se incendiato in ambiente libero.
Nel 2023 sono state recuperate oltre 187mila tonnellate di pneumatici usati abbandonati nelle periferie italiane o nelle campagne o recuperati dai centri di raccolta disseminati nel nostro Paese. Un dato in crescita così come drammatico e preoccupante è il dato a livello pugliese dei copertoni abbandonati: in dieci mesi (fino allo scorso mese di ottobre) sono state raccolte più di ottomila tonnellate di pneumatici usati.
È questo il destino di uno pneumatico che, non avendo più le caratteristiche indispensabili per una prestazione sicura ed efficiente, diventa «fuori uso», ovvero un rifiuto che gli incivili di turno abbandonano dove capita. Trasformando così le periferie dei nostri comuni in tante discariche a cielo aperto. Brutte da vedere ma, per di più, altamente inquinanti.
Eppure i Pfu possono essere riciclati e a vivere una nuova vita una volta trasformati in gomma riciclata per campi da calcio di ultima generazione, superfici sportive indoor e outdoor, isolanti acustici e anti vibranti per l'edilizia, asfalti modificati «silenziosi» e duraturi, elementi dell'arredo urbano oppure come energia.
In Italia, «Ecopneus» è uno tra i più grandi consorzi nazionali specializzati nel rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei pneumatici fuori uso. I numeri di «Ecopneus» (società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei Pfu in Italia per circa il 60% del totale) sono impressionanti: ha effettuato oltre 700mila missioni di raccolta (quasi 10mila in Puglia) presso circa 30mila gommisti, stazioni di servizio, officine e siti di demolizione di veicoli registrati su tutto il territorio nazionale e regionale, con un impegno straordinario per il prelievo straordinario dei Pfu abbandonati soprattutto nelle campagne.
«Assicurare la corretta raccolta e gestione dei pneumatici fuori uso - spiega Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Ecopneus - è fondamentale per proteggere l’ambiente e la salute pubblica, oltre che per contrastare l’abbandono illegale di questi materiali. Ecopneus è costantemente impegnata nel garantire, su tutto il territorio nazionale, un sistema di recupero e trattamento dei Pfu che sia efficiente e sostenibile. Attraverso progetti dedicati e iniziative di sensibilizzazione, collaboriamo con istituzioni e comunità locali per dare nuova vita ai Pfu, trasformandoli in una risorsa utile per la collettività. Dalle applicazioni sportive agli asfalti, fino agli arredi urbani per aree gioco, lavoriamo per rendere davvero circolare il ciclo di vita degli pneumatici, valorizzando al massimo un materiale dalle molteplici proprietà».
Solo nel 2023, Ecopneus ha raccolto complessivamente 187.456 tonnellate di Pfu in tutte le regioni d’Italia (12.127 in Puglia e 1.828 in Basilicata). Il Tacco d’Italia è la settima Regione in Italia per quantità di Pfu generati e raccolti lo scorso anno, un dato strettamente legato al numero di abitanti e al numero di veicoli circolanti nella Regione. In Puglia Ecopneus ha esaudito 4.203 richieste di prelievo. Andando nel dettaglio provinciale, Ecopneus ha raccolto 3.413 tonnellate di pneumatici fuori uso nella provincia di Bari, 1.110 tonnellate nella provincia di Barletta-Andria-Trani, 920 tonnellate nella provincia di Brindisi, 2.647 tonnellate nella provincia di Foggia, 2.581 tonnellate nella provincia di Lecce e 1.452 tonnellate nella provincia di Taranto.
Per quanto riguarda il riutilizzo dei Pfu, due esempi su tutti: a Massafra, per esempio, non tutti sanno che esiste la prima strada ecosostenibile del Sud Italia, inaugurata nel 2017: Corso Regina Margherita, infatti, è stato asfaltato con bitumi modificati con la gomma riciclata di circa 350 pneumatici fuori uso. Grazie all’impiego del polverino di gomma, l’asfalto raddoppia la resistenza da compressione e l’elasticità rispetto gli asfalti convenzionali, diminuendo sino a 7 decibel la rumorosità del rotolamento sul piano stradale e riducendo sensibilmente anche lo spazio di frenata, per una maggiore sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Non solo. Anche a Bari nel 2020, furono inaugurati nell’Istituto Salesiano Ss.mo Redentore e nella Parrocchia di San Sabino due nuovi campi da basket «green» realizzati ciascuno con oltre 2mila kg di gomma riciclata, un materiale versatile e dalle eccezionali prestazioni che consente di ottenere superfici sportive di altissimo livello e ambientalmente sostenibili.
La Puglia, sentendo Ecopneus, ha profuso un impegno importante, gestendo in dieci anni di attività oltre 2,2 milioni di tonnellate di Pfu, 130mila tonnellate in più rispetto il proprio target di legge. Un risultato importante che alimenta un settore d’eccellenza per lo sviluppo dell’economia circolare del Paese che porta benefici concreti alla collettività.