
Tra gli obiettivi c'è quello di sostenere la proposta di riduzione dei tempi di percorrenza dei collegamenti Lecce-Bari-Milano
Martedì 12 Dicembre 2023, 18:58
ROMA - L’Alta Velocità sulla dorsale Adriatica sarà al centro dell'incontro che si terrà dopodomani, giovedì 14 dicembre alle 11, a Roma, promosso dalla associazione culturale “L’Isola che non c’è” con l’amministratore delegato di RFI, ing. Gianpiero Strisciuglio. La delegazione sarà composta da: Filippo Anelli (Presidente Fnomceo); Maurizio De Nuccio (Direttore Generale Asl Brindisi); Giuseppe Marchionna (Sindaco Città di Brindisi); Michele Marone (Assessore Lavori Pubblici, Regione Molise); Fiorenza Pascazio (Presidente Anci-Puglia); Andrea Prencipe (Rettore Università Luiss Guido Carli); Mons. Filippo Santoro (Arcivescovo Emerito di Taranto); Gianfranco Viesti (Economista, Scrittore); e dal Presidente onorario della Associazione, il giornalista Franco Giuliano.
Obiettivo dell’incontro è sostenere la proposta di riduzione dei tempi di percorrenza dei treni Lecce-Bari-Milano, quindi sollecitare la realizzazione in tempi brevi di una fermata all’ospedale Perrino di Brindisi, lungo la linea Bari-Lecce ed infine una migliore frequenza sulla linea Taranto-Roma.
In attesa che il governo e l’Azienda Ferroviaria progettino, finanzino e realizzino l’opera, l’Isola che non c’è chiede la riduzione dei tempi di viaggio anche attraverso la riduzione delle fermate, in particolare sulla tratta AV Milano-Bologna percorribile alla velocità di 300 km/h.
Tale soluzione è stata in parte accolta da Trenitalia, che a partire dall’orario ferroviario invernale in vigore da domenica scorsa ha ridotto di circa mezz'ora i tempi di viaggio, rispetto alle precedenti 7 ore e 25 minuti da Bari a Milano, per 2 convogli diretti al Nord e 3 diretti al Sud, evitando frequenti “entrate” e “uscite” dei nostri treni dalla tratta AV Bologna-Milano e dunque eliminando le fermate intermedie di Modena e Parma (considerate poco remunerative a fronte degli allungamenti dei tempi di percorrenza che comportano).
È già questo un primo importante risultato, che siamo certi in futuro verrà confermato e difeso a tutti i livelli, ed una prima risposta alle istanze condivise dai territori e fatte proprie dall’ANCI Puglia, la quale in occasione dell'Assemblea nazionale dello scorso 25 ottobre ha aderito all’Appello della Associazione e alla Proposta integrale, che prevede una consistente velocizzazione in tempi brevi dei collegamenti ferroviari tra la Puglia e il Nord Italia con una serie di misure e interventi che porterebbero ad una ulteriore riduzione di quasi un’ora di percorrenza.
Nel corso dell’incontro la delegazione chiederà informazioni sui 350 milioni di investimenti decisi nel 2013 e sui 5 miliardi previsti dal governo precedente e rimodulati dall'attuale, che avrebbero dovuto riguardare interventi per la velocizzazione della direttrice Adriatica.