«Fanno cassa sui poveri, così come sui lavoratori e i pensionati, non rivalutando in pieno gli assegni previdenziali. Fanno cassa sui disabili e le famiglie delle vittime sul lavoro, tagliando i fondi. Fanno cassa sul Mezzogiorno. Altro che protesta strumentale, questa politica vive sui social non nella vita reale, dove le famiglie hanno sempre più difficoltà ad arrivare alla fine del mese». Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil pugliese, spiega così le ragioni della mobilitazione promossa a livello nazionale assieme alla Uil, nel giorno dello sciopero generale che oggi vedrà protagoniste le regioni del Mezzogiorno.
A Bari la manifestazione si svolgerà stamattina in Piazza Libertà con la presenza del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
Segretaria Bucci, la vostra piattaforma affronta temi come salari, pensioni, sanità. Pensate che le iniziative che state tenendo in tutto il Paese spingeranno il Governo ad accogliere le vostre proposte?
«Al tavolo di confronto a Palazzo Chigi non c’è stata alcuna apertura alle questioni poste dal sindacato. E al movimento del lavoro non resta che lo strumento dello sciopero. Il Governo faccia pace con la realtà: lo sanno che aderire significa rinunciare a una giornata di salario? Lo sanno che tanti settori produttivi e aziende non conoscono sabati e domeniche, si lavora a ciclo continuo? Si rassegnino Meloni e Salvini, il sindacato è un soggetto costituzionale, e trae la legittimazione delle sue azioni dai suoi iscritti, lavoratori e pensionati»...
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