BARI - Non c’è pace nella sanità pugliese. È la Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità regionale questa volta a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori della sanità pugliese. Le ragioni della protesta sono illustrate in una nota: «Lo stallo del confronto con l’assessorato ed il Dipartimento Promozione della Salute ha spinto la Fials a chiedere, circa un mese fa un confronto diretto con il presidente Michele Emiliano al fine di ottenere l’esigibilità di diritti dei lavoratori, ma anche questo richiesta è rimasta senza riscontro».
La piattaforma delle rivendicazioni è ben nota tra l’universo sindacale del settore sanitario. Secondo la Fials infatti non sono più rinviabili le risposte attese dagli operatori della salute in ordine a «stabilizzazione dei precari e pagamento della premialità Covid-19». Quest’ultimo punto, difatti, rilancia un ritardo di oltre tre anni nei confronti dei lavoratori delle Sanitaservice e degli autisti del servizio 118.
Il sindacato chiede ancora «lo sblocco delle assunzioni delle Sanitaservice e la copertura dei posti lasciati vuoti per pensionamento nelle Aziende Sanitarie pubbliche». E ancora «l’aggiornamento del valore economico delle prestazioni aggiuntive per l’abbattimento delle liste di attesa, l’esigibilità del diritto alla libera professione da parte dei professionisti sanitari non appartenenti all’area della dirigenza».
Numerosi dunque i punti di una vertenza che la Federazione chiede di affrontare a un tavolo con il presidente Emiliano. «Da ultimo - informa ancora la nota - abbiamo chiesto all’istituzione regionale di riconoscere, alla pari di quanto già fatto in molte altre regioni d’Italia come la Lombardia, il Lazio ed altre regioni del paese, l’acconto per anticipo del rinnovo del contratto di lavoro comparto Sanità, con erogazione in busta paga a dicembre 2023 delle relative somme, ma anche su questo tema nessun riscontro è stato dato dalla Regione Puglia».
Il prolungato «silenzio» dell’amministrazione regionale ha così spinto la Fials a dichiarare lo stato di agitazione. «La misura è colma - ribadiscono i vertici dell’organizzazione sindacale - e pertanto chiameremo i lavoratori ad una grande manifestazione pubblica di protesta, da tenersi nei pressi della Presidenza della Giunta Regionale, per ottenere i sacrosanti diritti dei lavoratori della sanità, che giustamente sono stati appellati “Eroi” durante la pandemia ma dei quali l’istituzione regionale si è forse dimenticata troppo presto. La Fials Puglia proclama pertanto lo stato di agitazione del personale del servizio sanitario regionale e riunirà ad horas gli organismi dirigenti per stabilire data e modalità di organizzazione della manifestazione regionale».