BARI - «La credibilità nazionale e internazionale del governo Meloni è sotto gli occhi di tutti»: Raffaele Fitto, ministro del Sud e del Pnrr, è sul palco dello Showville di Bari per la manifestazione pugliese di Fdi «Italia vincente», dedicata al primo anno dell’esecutivo guidato dalla destra. La sala è troppo piccola per dirigenti e sostenitori accorsi dalle sei province: ai trecentoventi seduti vanno aggiunti almeno altrettanti meloniani in piedi o davanti al maxischermo vicino alla biglietteria.
L’evento rimandato di un mese per la morte di Giorgio Napolitano ha da un lato riacceso l’orgoglio identitario di un partito fondato in solitudine da Giorgia Meloni, Guido Crosetto e la generazione Atreju nel 2013, e dall’altro ha consentito - in giornate convulse tra guerra a Gaza e caso Giambruno - di fare il punto sui provvedimenti del governo, con una Finanziaria che tra Pnrr stanziamenti per la Sanità e riduzione degli scaglioni Irpef segnerà un impegno per sviluppo e classi sociali meno abbienti.
Sul dossier del Piano di ripresa si è soffermato il ministro Fitto, replicando alle critiche che arrivano dalle opposizioni sulla rimodulazione: «Per poter realizzare il Pnrr - ha spiegato il politico salentino - è necessaria un’accelerazione forte nella fase di attuazione ecco perché ci stiamo confrontando e proporremo delle soluzioni che servono a responsabilizzare tutti gli enti attuatori. Non c'è nessun accanimento nei confronti dei Comuni, c’è proficua collaborazione con tutti. Abbiamo riorganizzato un piano che aveva delle enormi criticità». La prossima settimana Fitto sarà con il premier Meloni a Bruxelles, a riprova del dialogo quasi quotidiano che sta segnando la governance italiana del Pnrr, con le modifiche che per Palazzo Chigi sono indispensabili al fine di completare i progetti (nel 2026 dovranno passare i collaudi della Commissione).
A margine della manifestazione, Fitto ha anche sgombrato il campo dalle polemiche sui Giochi del Mediterraneo: «Il governo sta lavorando seriamente e bene, garantirà le risorse e i Giochi a Taranto si faranno e i fatti smentiranno ancora una volta le inutili polemiche».
Nell’intervento sul palco, inoltre, ha puntualizzato la forza del progetto sulla Zes unica per tutto il Meridione: «Noi abbiamo proposto per il Sud interventi strategici, trasformando le aree delle otto regioni in una Zes unica. Avremo un credito d’imposta rafforzato e investimenti di rilievo sul fronte infrastrutturale. Tutto questo nel contesto del Piano Mattei e di una zona speciale che renderà l’Italia il motore dello sviluppo nel Mediterraneo», ha chiarito Fitto. E poi ha puntualizzato rispetto a chi difendeva il perimetro delle preesistenti Zes: «I numeri delle otto zone sono di 121 autorizzazioni in tutto in questi anni, non mi sembra che ci troviamo dinanzi a performance eccezionali…».
Sul palco, dopo l’intervento del capogruppo alla Regione Francesco Ventola, ha preso la parola Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute e coordinatore pugliese di Fdi: «Il governo ha una sua conclamata autorevolezza e la nostra scelta di centralizzare alcuni processi è legata alla difesa della “buona spesa” nell’utilizzo dei fondi pubblici». Poi un focus sulla Sanità: «Abbiamo rinnovato il contratto del comparto medico, e gli aumenti consentiranno un riconoscimento sociale e di funzione. Non siamo contrari al privato ma il sistema sanitario nazionale deve essere rafforzato. La nostra linea è per un universalismo delle cure in tempi brevi. Sulle liste d’attesa abbiamo stanziato 700 milioni, ma i risultati sono sotto le aspettative». Gemmato ha poi rivendicato l’aumento degli stanziamenti per il settore: «Nel 2019 il Fondo sanitario nazionale si dotava di 115 miliardi di euro, oggi diventa di 136 miliardi di euro: ci sono 21 miliardi in più senza che vi sia l’emergenza Covid. Affronteremo tutte le criticità partendo proprio dalla Puglia che è ultima per indebitamento e non brilla per raggiungimento dei Lea. Il caso della sanzione al primario del Pronto soccorso di Bari? Un fatto spiacevole. Bisogna superare gli intoppi e dare il giusto a chi ha lavorato».
La battuta sui Lea ha scatenato una polemica con Il Pd pugliese. Domenico De Santis, segretario regionale dem: «La Puglia è l'unica grande regione meridionale che raggiunge gli obiettivi Lea». Sulla stessa linea il consigliere regionale Pier Luigi Lopalco: «Dire che questo Governo ha aumentato il Fondo Sanitario Nazionale e che la Puglia non brilla per raggiungimento dei Lea equivale a dire una doppia falsità».