BARI - Sarà San Nicola, questa volta il messaggero di pace a cui si affiderà l’Associazione culturale “L’isola che non c’è”. Dopo il viaggio a Kiev, il prossimo 8 luglio la nuova missione arriverà a Mosca per donare un bassorilievo raffigurante il Vescovo di Myra, opera dello scultore Cosimo Giuliano. La delegazione guidata dall’Arcivescovo Mons. Filippo Santoro consegnerà a Mosca il 10 luglio il bassorilievo alle Autorità religiose locali.
Questa seconda iniziativa di pace, (appunto Tasselli di pace / 2 - Mosca), promossa dalla Associazione culturale “L’Isola che non c’è” fondata dal giornalista Franco Giuliano (alla quale aderiscono oltre 280 personalità del mondo Accademico, della Cultura, della diplomazia e della Chiesa) segue la missione avvenuta nelle scorse settimane a Kiev, quando una delegazione, guidata sempre da mons. Filippo Santoro, dal presidente onorario della Associazione Franco Giuliano e dal prof. Loreto Gesualdo, consegnò un bassorilievo raffigurante l’Arcangelo Michele.
Il 26 aprile, nel corso di una solenne cerimonia religiosa nella cattedrale di Kiev, alla presenza dell’Arcivescovo Superiore S.E Svjatoslav Ševčuk e di S. E l’Ambasciatore Pier Francesco Zazo, la delegazione italiana consegnò l’opera raffigurante il Patrono della capitale ucraina e messaggero di Pace.
Il bassorilievo destinato a Mosca, realizzato anche questo dall’artista pugliese Cosimo Giuliano raffigura due miracoli del santo di Mira caro ai fedeli di Oriente e Occidente: nella formella di sinistra, il miracolo della resurrezione di tre bambini morti istantaneamente cadendo da un albero; in quella di destra il salvataggio di alcuni marinai sorpresi in alto mare da una terribile terribile tempesta.
“L’opera destinata a Mosca - spiega Franco Giuliano - dopo un periodo di esposizione nella cattedrale di Bari, verrà trasferita nella capitale russa grazie alla collaborazione del nostro Ambasciatore a Mosca, Giorgio Starace”. Mentre, sulla destinazione finale del bassorilievo di San Nicola (se collocato in una chiesa cattolica o ortodossa) l’Associazione vuole ancora mantenere il riserbo. “Su questo aspetto - aggiunge Giuliano - ci sta lavorando mons. Paolo Pezzi, Arcivescovo metropolita della Madre di Dio a Mosca”.
