BARI - Si rafforza l’assistenza pediatrica in Puglia, puntando sul ruolo della prevenzione, dalla prima infanzia all’adolescenza, mediante l’attivazione di percorsi ad hoc per identificare la presenza di disturbi del neurosviluppo entro i primi 18 mesi di vita, la calendarizzazione di screening per le patologie dell’età evolutiva a specifiche età filtro, la promozione dell’attività fisica e della prevenzione vaccinale. Sono queste le direttrici dell’accordo integrativo regionale sottoscritto dalla Federazione italiana Medici pediatri (Fimp), insieme alle altre sigle sindacali della pediatria di famiglia, e alla Regione Puglia, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, e del direttore del dipartimento Promozione salute, Vito Montanaro.
La Puglia è la prima regione d’Italia ad aver sottoscritto l'intesa: «Un modello virtuoso, quello delineato nella nostra regione che è la prima a spostare l’attenzione dal trattamento della cronicità alla prevenzione della cronicità», commenta Luigi Nigri, segretario regionale e vicepresidente nazionale Fimp. «Attraverso percorsi specifici per l’individuazione precoce delle malattie degenerative e la promozione di corretti stili di vita fin da piccoli, il servizio pediatrico pugliese investe in prevenzione, e quindi in salute. Auspichiamo che il modello della Puglia possa essere preso come esempio e replicato in altre regioni», aggiunge.
Non solo prevenzione, ma anche l’impegno dei pediatri per garantire un’assistenza capillare e continuativa su tutto il territorio regionale. Infatti, è prevista l’introduzione del Self-Help ambulatoriale e delle aggregazioni funzionali territoriali (Aft). Inoltre, viene rafforzato il servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica (Scap) che, nei giorni prefestivi e festivi, garantirà la presenza di un pediatra e di un infermiere, grazie a 28 postazioni attive in tutta la Regione, prevalentemente nelle vicinanze dei pronto soccorso dei grandi ospedali.